La Banca Centrale Europea dice no alla cancellazione definitiva della Riforma Fornero che ha penalizzato gran parte dei lavoratori italiani più volte sbandierata dal segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini e sulla quale sembrerebbe d'accordo anche il Leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio.
Draghi: 'La Legge Fornero deve restare'
"La riforma delle Pensioni deve andare avanti", lo ha affermato il Presidente della Bce Mario Draghi dimostrando tutta la sua contrarietà alla cancellazione della precedente riforma previdenziale.
In Italia, a poche settimane dalle elezioni politiche che hanno visto vincitori il centrodestra e il Movimento 5 Stelle, si continua a discutere sulla formazione del nuovo Governo sul quale non si è riusciti a trovare un accordo ben chiaro anche se si continua a vociferare sulla riapertura del tema pensioni in vista della nuova legislatura.
Gli interventi più gettonati, infatti, riguarderebbero la stabilizzazione dell'Ape Sociale, l'approvazione di una nona misura di salvaguardia a favore degli esodati, la proroga del regime sperimentale donna e il ritorno al vecchio meccanismo delle quote, ovvero, il ritorno alla Quota 100 e alla Quota 41 a favore dei lavoratori precoci.
Interventi che potrebbero comportare ingenti oneri per lo stato italiano e che spinge la Banca Centrale Europea ad apporre un deciso no.
"Molti paesi hanno già applicato delle riforme dei sistemi pensionistici dopo la crisi del debito sovrano, sebbene il passo delle riforme abbia fatto registrare un rallentamento di recente", ha spiegato il Presidente della Bce Mario Draghi consapevole delle conseguenze finanziarie negative sulle quali potrebbe inceppare l'Italia.
Quota 100 e Quota 41 penalizzanti per i conti pubblici
Secondo un recente studio del Fondo Monetario Internazionale, infatti, lo Stato italiano ha fatto registrare un'alta spesa pubblica sostenuta per la previdenza equivalente al 16 % del Pil (prodotto interno loro). Inoltre, da tenere in considerazione anche il fatto che il popolo italiano sta invecchiando e pertanto, gli over 65 enni raggiungeranno circa il 52 % della popolazione nel 2070. Di conseguenza, potrebbero registrarsi effetti negativi sulla produttività: diminuzione dei consumi per aumentare i risparmi da parte dei lavoratori e da parte dei pensionati. Sono questi i motivi che costringono la Bce a porre un freno onde evitare effetti disastrosi sul piano finanziario all'intera Eurozona.