Sarebbe già pronto il documento del sindacato Uil contenente le dieci proposte al fine di promuovere la rinascita del Paese. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il segretario confederale Domenico Proietti in un video diffuso sui social network tornando a parlare del famigerato argomento delle pensioni.

Necessaria avviare la Fase 3

Più volte, infatti, il sindacalista avrebbe ribadito la necessità di avviare una Fase 3 che andrebbe a risolvere i nodi rimasti ancora aperti nei precedenti accordi siglati lo scorso anno fra il Governo e le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil.

Come riportato da Sussidiario, il sindacalista avrebbe confermato la volontà della Uil a far varare al nuovo esecutivo una riforma fiscale che possa agevolare le imprese e quindi, aumentare l'occupazione soprattutto fra le giovani generazioni che, a causa della recessione non hanno avuto ancora la possibilità di trovare un lavoro.

Di fondamentale importanza, anche una modifica alla precedente Riforma Fornero introducendo l'uscita più flessibile dopo il raggiungimento di almeno 63 anni di età anagrafica e l'eliminazione delle disparità di genere visto che a rimanere maggiormente penalizzate sono soprattutto le lavoratrici. Secondo Proietti occorrerebbe anche dare una maggiore certezza al futuro previdenziale delle giovani generazioni.

Sono questi i motivi che spingono Domenico Proietti ad elaborare le nuove proposte da sottoporre al nuovo esecutivo al fine di formulare una nuova legge previdenziale che possa cambiare l'andamento economico dell'Italia senza cambiare completamente la Riforma Fornero.

Borghi Aquilini a sostegno della Quota 100

Intanto, anche il responsabile economico della Lega Nord Claudio Borghi Aquilini continua a sostenere l'ipotesi di un'introduzione del meccanismo di quota 100; una proposta più volte lanciata dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano ma che è stata sempre lasciata nel dimenticatoio.

"La Quota 100 dovrebbe restare in vigore in una fase iniziale, perché a regime l'idea vincente di un sistema contributivo sarebbe quella di non fissare limiti minimi per l'accesso alla pensione", ha spiegato l'economista in una tv locale. Lo stesso Borghi Aquilini, infatti, avrebbe affermato che con il meccanismo Quota 100 si andrebbe a percepire un assegno previdenziale proporzionato ai versamenti contributivi effettuati nel corso della propria attività lavorativa.