Da oggi è possibile fare domanda per l’Ape volontaria. E’ stata attivata sul sito dell'Inps la procedura online per l’inoltro delle richieste che consentiranno di ottenere un prestito bancario, erogato da Intesa Sanpaolo, unica banca al momento disponibile a finanziare l’operazione, che consentirà agli aventi diritto di avere un reddito ponte fino al momento della maturazione dei requisiti per la riscossione della pensione Inps.

Una specie di pensione anticipata, quindi, a disposizione dei lavoratori in possesso dei requisiti previsti.

Ape volontaria, chi può fare domanda per la pensione anticipata

Potranno presentare la domanda per l’ape volontaria i lavoratori che hanno maturato almeno 20 anni di contributi ed ai quali mancano non più di 3 anni e 6 mesi al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Per inoltrare la domanda, bisognerà prima richiedere all'Inps una certificazione sul raggiungimento dei requisiti che, al momento, hanno ottenuto 6.684 lavoratori. Di questi, sono 5.000 quelli ha possono richiedere gli arretrati maturati dal 1° maggio 2017 che, a quella data, erano già in possesso dei requisiti richiesti, purché presentino la domanda entro il 18 aprile.

L’Ape volontaria, infatti, sarebbe dovuta partire lo scorso 1° maggio 2017, ma ritardi dovuti essenzialmente alla messa a punto della procedura e alla stipula degli accordi con i soggetti interessati, istituti bancari ed assicurativi, ha ritardato il via libera alle domande.

La procedura della richiesta dell’Ape volontaria può essere effettuata online accedendo al sito Inps con il codice dell’identità digitale Spid o, in alternativa, attraverso un Caf o un professionista abilitato. Al momento della domanda bisognerà anche indicare l’istituto bancario prescelto per l’erogazione del prestito (al momento è disponibile sono Intesa Sanpaolo) e l’impresa assicurativa per il rischio premorienza (disponibili Allianz e Unipol).

I costi saranno comunque uguali per tutti gli operatori in quanto definiti negli accordi tra Abi, Ania ed i ministeri competenti.

Intesa Sanpaolo pronta ai primi prestiti pensionistici dell’Ape volontaria

Il primo istituto bancario ad aver aderito a finanziare le richieste per l'Ape volontaria è Intesa Sanpaolo. L’istituto, quindi, erogherà ai richiedenti cui l’Inps ha rilasciato la certificazione del possesso dei requisiti, un prestito che andrà a rappresentare un reddito ponte fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia Inps.

Tale prestito sarà restituito attraverso una trattenuta effettuata direttamente sulla pensione per un periodo di 20 anni applicando un tasso di interesse pari al 2,838 per cento nel piano di accumulo e del 2,938 per cento nel piano di ammortamento. A questi costi dovrà poi aggiungersi una polizza assicurativa, atta a garantire la restituzione del prestito in caso di premorienza senza lasciare debiti a carico degli eredi. Il costo totale dell'operazione a carico del pensionato dovrebbe oscillare intorno al 5% dell'assegno Inps.