Le novità sulle Pensioni ad oggi 28 aprile 2018 hanno visto arrivare un nuovo allarme sulla possibile tenuta dei conti tramite il DEF, nel caso in cui non fossero state attuate le ultime Manovre restrittive. Resta però il fatto che i lavoratori continuano a restare bloccati fuori dalla quiescenza, motivo per il quale i precoci si preparano a scendere in piazza il primo maggio. Nel frattempo prosegue il confronto politico sulla ricerca di un accordo per la formazione del Governo. Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
L'allarme contenuto nel DEF: senza manovre debito al 200% del PIL
Il DEF ha posto in evidenza i rischi legati alla questione previdenziale e ad una mancata applicazione delle precedenti Manovre. Secondo quanto evidenziato all'interno del documento di recente pubblicazione, se non ci fossero state le riforme del sistema realizzate dal 2004 al 2011, il rapporto debito / Pil dell'Italia sarebbe cresciuto del 200% tra il 2030 ed il 2040. La data corrisponde infatti all'entrata in pensione della cosiddetta generazione dei baby boomer. Uno scenario che al momento sarebbe stato scongiurato, ma che non è privo di implicazioni. Basti pensare ai recenti dati rilasciati dall'Inps sugli assegni erogati nel primo trimestre del 2018, diminuiti rispetto allo scorso anno dell'8.3%.
Damiano (PD): la correzione della Manovra Fornero può essere un punto di contatto con il M5S
L'ex Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano ha fatto il punto della situazione in merito al comparto previdenziale dopo la pubblicazione del DEF e le recenti novità in arrivo dalle consultazioni. All'interno del Documento di Economia e Finanza "finalmente il Governo chiarisce che l'equilibrio dei conti non è garantito esclusivamente dalla legge Fornero sulle pensioni, ma dal complesso delle riforme attuate dal 2004 al 2011" evidenzia l'esponente democratico.
"Mentre questa valutazione è condivisibile, non altrettanto corretto è il calcolo contenuto nel Def per quanto riguarda l'incidenza della spesa pensionistica sul Pil, oscillante negli anni, secondo il documento del Governo, tra il 15,8 e il 18,2%" ha però sottolineato Damiano, spiegando che se è vero che la Manovra fornero non rappresenta l'unico elemento di riequilibrio dei conti, allora si può andare avanti nel lavoro di correzione già intrapreso la scorsa legislatura.
Per questo motivo, tale evidenza potrebbe rappresentare anche "un punto di contatto programmatico con il Movimento 5 Stelle, per quel che può valere in questo difficile contesto politico dominato da veti e anatemi".
I lavoratori precoci in piazza il primo maggio
I lavoratori precoci si preparano a scendere in piazza il prossimo primo maggio, durante la Festa del lavoro, per protestare contro il mancato avvio della quota 41 per tutti. Tra gli esponenti della categoria figurano infatti tantissime persone che non riescono purtroppo ad accedere all'agognata quiescenza nonostante più di quattro decenni di attività alle proprie spalle. Si tratta in molti casi di impieghi che non rientrano tra le figure di tutela previste con le precedenti leggi di bilancio, ma che nonostante ciò scontano ugualmente tutto il peso di attività faticose e usuranti.
Come se ciò non fosse sufficiente, il prossimo adeguamento all'aspettativa di vita previsto a partire dal 2019 renderà necessario lavorare ancora di più, aggiungendo 5 ulteriori mensilità ai parametri già rigidi da conseguire sia per la pensione anticipata che per quella di vecchiaia.
A maggio gli assegni partiranno dal secondo giorno del mese
Il calendario dei pagamenti effettuati dall'Inps per gli assegni dei pensionati vedrà slittare il giorno del pagamento al 2 maggio. Si tratta dell'effetto dovuto alla festività che ricade nel primo giorno del mese, stante che secondo la legge gli accrediti vengono eseguiti nel primo 1° bancabile di ogni mese, oppure il giorno successivo in caso di festività.
È bene inoltre sottolineare che per questo caso specifico nulla cambia tra accredito in banca o in posta, stante che quest'ultima prevede anche il sabato come giorno lavorativo.
Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su lavoro, welfare e previdenza riportate nell'articolo.