Il 20 dicembre scorso è arrivata la sentenza che molti docenti diplomati magistrale, già inseriti nelle graduatorie ad esaurimento o ancora in attesa di provvedimento cautelare attendevano con ansia. L'esito purtroppo non è quello sperato: è stato infatti deliberato che le porte delle GAE sono state chiuse ai diplomati magistrale ante 2001/2002. Pittoni, della Lega, si è espresso in merito alla spinosa questione delle maestre che rischiano di non potere più insegnare.

Sentenza della Plenaria

La sentenza emessa dalla dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato è stata una vera doccia fredda per quei docenti che insegnavano da anni con il solo diploma magistrale.

Come è possibile un esito negativo verso chi ha svolto la propria professione per oltre un decennio, se prendiamo come campione solo l'esempio minore, o anche per più decadi? Eppure l’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato si è così espressa: il Consiglio di Stato asserisce che i docenti con diploma magistrale avrebbero dovuto esprimersi per tempo. Ovvero avrebbero dovuto presentare domanda di inserimento in GAE in occasione dei precedenti aggiornamenti delle GAE, prima della loro chiusura definitiva. Ad ogni modo non è ritenuto titolo sufficiente il possesso del diploma magistrale per potere insegnare. Quanto deliberato dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato non avrà esito applicativo fin da subito verso i docenti già inseriti in GaE.

Ovvero non verranno rescissi i contratti dei docenti con diploma magistrale, né che essi siano a tempo indeterminato né che essi siamo a tempo determinato.

Pittoni (Lega): suo pensiero sulla situazione

In seguito a quanto deliberato dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato Pittoni (Lega) si è espresso asserendo che proprio in questi giorni ci saranno gli incontri con le categorie coinvolte per trovare una soluzione all'annosa questione. Il problema deve essere affrontato su basi concrete e non è possibile ledere, così afferma Pittoni, la dignità di persone che da anni operano con coscienza, dedizione e impegno nell'insegnare ai giovani. Pittoni mira a eliminare il comma “Buona scuola che impedisce ai docenti di essere effettivamente assunti; ovvero dopo 36 mesi di lavoro da insegnante precario si rischia di rimanere senza lavoro, se non viene offerto un contratto a tempo indeterminato, disperdendo tante competenze ed esperienza.