Le ultime novità sulle Pensioni aggiornate ad oggi 26 aprile trattano i temi della quota 41 per i lavoratori precoci e il pensionamento a 57-58 anni di età. Le recenti dichiarazioni di Sandro Gronchi, economista italiano, al Sole 24 Ore continuano a far discutere, come era ampiamente prevedibile nelle ore successive alla pubblicazione dell'articolo da parte del quotidiano economico-finanziario. Gronchi si era scagliato contro le pensioni di anzianità, che prevedono un'uscita anticipata dal lavoro in base agli anni contributivi, definendole una "sciagura", virgolettato utilizzato dal noto quotidiano.

Pensione lavoratori precoci

In queste ore, grazie ad un approfondimento del portale Orizzonte Scuola, sono trapelate altre parole pronunciate da Sandro Gronchi all'indirizzo di coloro che possono andare in pensione all'età di 57-58 anni. Nel virgolettato riportato dal sito sopra citato, si legge: "L'obsolescenza di coefficienti così giovanili - afferma il professore universitario - compromette l'equilibrio finanziario del sistema, oltre - prosegue Gronchi - a procurare iniqui vantaggi a chi ha beneficiato di carriere lavorative non interrotte da - qui la parte più critica del discorso fatto dall'economista - periodi di lavoro nero e disoccupazione.

Si tratta di parole pensatissime, di peso se vogliamo maggiore rispetto a quelle che hanno incendiato la polemica degli ultimi giorni tra i lavoratori precoci, gli stessi che chiedono di poter andare in pensione dopo 41 anni di contributi.

Una misura, quella di quota 41 per tutti, che se promossa ufficialmente consentirebbe a tutte le persone che hanno iniziato a lavorare prima del compimento della maggiore età di andare in pensione poco prima dei 60 anni, gli stessi soggetti dunque contro cui si è scagliato il docente di Economia Politica all'Università Sapienza di Roma, parlando di "iniqui vantaggi" e "obsolescenza di coefficienti così giovanili".

Pensione a 57-58 anni

L'attuale riforma pensioni della Fornero stabilisce che chi ha 43 anni e 3 mesi di contributi (un anno in meno per le donne) può andare in pensione indipendentemente dall'età anagrafica. Ipotizzando l'inizio della carriera lavorativa a 14-15 anni, senza alcuna interruzione, vi è dunque la possibilità anche con la legge Fornero di maturare i requisiti per la pensione di anzianità contributiva prima di aver compiuto 60 anni di età.

Un altro strumento che consente - alle sole lavoratrici in questo caso - di ottenere l'accesso alla pensione a 57-58 anni è Opzione Donna, un regime sperimentale, non confermato per il 2018, rivolto alle donne aventi 35 anni di contributi. Migliaia di lavoratrici, da mesi, chiedono la proroga del regime fino al 31 dicembre 2018. Stando alle dichiarazioni di Gronchi, nell'eventualità di una nuova riforma previdenziale, anche la pensione anticipata delle donne tramite Opzione Donna dovrebbe dunque essere rivista, per usare un eufemismo.