Matteo Salvini ancora in prima linea per quel che riguarda la previdenza, tra i temi principali del contratto di governo M5s - Lega: il vicepremier nonchè Ministro degli Interni è tornato ad affermare che tra gli obiettivi immediati dell'esecutivo c'è la revisione totale della Riforma Fornero e l'introduzione del meccanismo delle quote, volto a costituire un efficace strumento di flessibilità in uscita dopo che la legge pensionistica varata nel 2011 dal governo Monti ha irrigidito il sistema previdenziale italiano.

Salvini ribadisce: "Smonteremo la Fornero"

"La Legge Fornero verrà smontata entro fine anno": lo ha affermato il leader leghista Matteo Salvini, intervenuto alla trasmissione Agorà su Rai 3 giovedì 21 giugno. L'ipotesi alla quale si lavora si baserebbe sull'introduzione del cosiddetto meccanismo di quota 100 più volte sbandierato a margine della campagna elettorale sia dalla Lega che dal Movimento 5 Stelle. Lo stesso Salvini cerca di ottenere un maggior spazio di manovra finanziaria dall'Europa al fine di attuare quanto promesso in campagna elettorale. Secondo quanto riportato da "Il Giornale", il vicepremier della Lega avrebbe anche affermato che non sarà necessario attuare una vera e propria riforma delle Pensioni, bensì basterebbe smantellare la precedente Riforma Fornero introducendo il meccanismo delle quote.

L'idea del segretario federale della Lega, infatti, si baserebbe sul sistema della Quota 100 al fine di garantire una copertura previdenziale a partire dai 64 anni di età anagrafica unitamente dai 36 anni di versamenti contributivi; un'ipotesi che non risulta del tutto nuova visto che nel 2015 era stata formulata anche dall'ex Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano.

Come riportato su "Milano Finanza" la revisione della Legge Fornero, però, potrebbe comportare ingenti costi per le casse statali rispetto ai 5 miliardi di euro previsti dal contratto di governo stipulato fra Lega e Movimento 5 Stelle. Alcune risorse, infatti, potrebbero essere reperite riducendo le spese stanziate per il cosiddetto Ape Sociale introdotto nella Legge di Stabilità 2017.

Quota 100: Di Maio favorevole, Barbagallo contrario

Sulla proposta sembrerebbe d'accordo anche l'altro vice premier nonché Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, il quale avrebbe incontrato il Presidente dell'Inps Tito Boeri per discutere sulla costituzione di un fondo dove andrebbero a confluire i tagli dei vitalizi e delle pensioni d'oro.

Il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, invece, avrebbe dimostrato la sua contrarietà sulla Quota 100 visto che dal canto suo la misura potrebbe funzionare solo con i lavoratori che hanno alle spalle lunghe carriere contributive, mentre per i giovani potrebbe rivelarsi molto penalizzante perché si vedrebbero aumentare ulteriormente l'età pensionabile.