Si tratta di un vero e proprio boom di pensionamenti quello che si registra in questo anno scolastico tra le scuole di tutta Italia, con picchi in alcune regioni come la Puglia, in cui le domande di uscita hanno superato quota 1200 nel barese contro i circa 650 dell'anno precedente (dati Uil Puglia). Una situazione che apre le porte a tutti coloro, docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario, che desiderano ottenere un ruolo a tempo indeterminato negli istituti scolastici. Oltre a questi dati si ricordano le circa 67 mila immissioni in ruolo previste dal decreto del ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, che tanto ha fatto discutere negli scorsi giorni, in attesa di approvazione da parte del Mef.

Sarebbero oltre 36.700 i dipendenti delle scuole che hanno ottenuto l'esito positivo dalle domande di pensionamento, secondo i dati forniti da Miur e Inps, qualche giorno fa.

Domande di pensionamenti scuola in aumento: più immissioni in ruolo per docenti e Ata

Numeri che parlano chiaro quelli registrati negli ultimi mesi: dal primo settembre 2018, ci sarà un esodo di personale scolastico. Domande di uscita ma anche dimissioni volontarie, queste le motivazioni più diffuse. A tale situazione ne corrisponde, per ovvi motivi, un'altra positiva, ovvero le maggiori possibilità per docenti e personale Ata di occupare un posto di ruolo nelle scuole. Chiaramente tra questi sono esclusi coloro che si ritrovano nelle graduatorie di terza fascia (si ricorda a tal proposito che in queste settimane sono in uscita le graduatorie provvisorie di terza fascia Ata), a cui sono destinati, invece, le ore di supplenza.

Nei giorni scorsi si è tenuto, di fatto, in Viale Trastevere, un incontro tra l'Istituto della Previdenza Sociale, il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca e le principali organizzazioni sindacali, in cui si è cercato di delineare la situazione delle domande di pensionamento. Si registra un 30% di domande di uscita in più rispetto allo scorso anno, vale a dire: tra docenti e Ata sono state approvate già 36.700 domande a fronte delle 41.000 presentate.

Per 17.000 di questi la pensione, come comunicato dal Miur, risulta essere già liquidata e verrà erogata il prossimo 1 settembre. Sempre il Miur fa un confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente quando le liquidazioni furono, invece, 8000. Dato ancora più interessante che il Miur e l'Inps forniscono è che per i prossimi anni i numeri continueranno a crescere e ci si prepara in prospettiva a questo per fare in modo che il lavoro di elaborazione dei dati dei richiedenti e la verifica delle domande dei pensionandi, avvenga nei giusti tempi.