Sulle Pensioni si registra il pressing delle parti sociali, che chiedono di portare avanti la riforma del settore e di mantenere le promesse elettorali, riavviando al contempo il dialogo. Dalla Uil si sottolinea la necessità di cambiare la legge Fornero, un aspetto sul quale si sono concentrate le aspettative dei lavoratori. Mentre dalla Cgil si esprime preoccupazione in merito alla linea adottata sinora dall'esecutivo in merito alle problematiche del settore previdenziale.

Infine, dal gruppo facebook "Lavoro e Pensioni" si ribadisce l'assoluta contrarietà a qualsiasi tipo di ricalcolo retroattivo degli assegni.

Proietti (UIL): il Governo deve cambiare la legge Fornero

Con la ripresa dei lavori di settembre si concretizza anche un nuovo pressing da parte dei sindacati sull'esecutivo per l'avvio della riforma previdenziale. "Il Governo deve continuare a cambiare la legge Fornero sulle pensioni a partire dalla prossima legge di bilancio, come promesso agli elettori in questi mesi" ha evidenziato il Segretario confederale della UIL Domenico Proietti, sottolineando la necessità di arrivare ad una "reale flessibilità", che consideri i 63 anni come parametro di uscita dal lavoro.

Mentre in merito alle giovani generazioni è necessario costruire con tempestività dei meccanismi in grado di tutelare i futuri assegni. Ma il sindacalista chiede anche di valorizzare il lavoro di cura e di prorogare il pensionamento anticipato tramite l'opzione donna. Per quanto concerne il caso degli esodati, Proietti ricorda l'urgenza di una salvaguardia, che viene ritenuta indispensabile. Infine, si chiede di ripensare il meccanismo del'adeguamento all'aspettativa di vita, che attualmente disincentiva le persone dal fermarsi sul posto di lavoro.

Pedretti (CGIL): sulle pensioni si rischiano danni

Anche dalla Cgil si esprime l'urgenza di intervenire nel settore previdenziale, manifestando al contempo preoccupazione per l'approccio fin qui portato avanti dal Governo.

"Ci vorrebbe un po' di serietà e di competenza, bisognerebbe studiare i dossier, comprendere la complessità delle cose, avviare confronti", spiega il Segretario generale SPI-Cgil Ivan Pedretti. "E invece no. Propaganda, propaganda, propaganda. Improvvisazioni, approssimazioni, tutto e il contrario di tutto. Sulle pensioni se continuano così faranno danni" sottolinea il sindacalista, che invita a prepararsi "a rispondere rilanciando la piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil".

D'Achille (Lavoro e Pensioni): assolutamente contrari al ricalcolo retroattivo

"Non ci esprimiamo sui nomi, ma siamo assolutamente contrari al ricalcolo retroattivo". È la posizione espressa dall'amministratore del gruppo Facebook "Pensioni e lavoro: problemi e soluzioni".

Secondo Mauro D'Achille, "la campagna mediatica delle forze di Governo contro le pensioni d'oro e i vitalizi ha oramai convinto i sostenitori di questo Governo che è giusto ed equo sia rivedere gli importi delle pensioni in essere, assolutamente da evitare, sia che la quota retributiva nel calcolo delle pensioni, peraltro residuale, sia un grande errore che debba essere sanato. Attenzione quindi" conclude il gestore del gruppo, "che tra i prossimi provvedimenti non vi sia l'eliminazione di quella quota retributiva per il calcolo delle pensioni future".

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su welfare e previdenza riportate nell'articolo.