Inizia in questi giorni il periodo dell'anno nel quale è possibile presentare la propria domanda di iscrizione per entrare a far parte dell'Albo dei componenti di Seggio Elettorale, tenuto presso ciascun Comune italiano, in modo da poter lavorare durante le elezioni e referendum. La Legge n.95 del 1989, modificata dall’art. 9 della legge n.120 del 1999, prevede infatti che tale domanda vada depositata fra il 1° ottobre e il 30 novembre. Vediamo maggiori dettagli.

Al via il 1° ottobre il periodo per iscriversi all'Albo comunale dei componenti di seggio come scrutatori o presidenti

I requisiti per entrare a far parte di tale Albo sono piuttosto "larghi". E' sufficiente infatti essere cittadini italiani maggiorenni ed essere iscritti nelle liste elettorali. Per fare gli scrutatori è sufficiente la licenza media, mentre per il Presidente e il segretario (tale figura non viene pescata dall'Albo, ma viene nominata dal Presidente come persona di sua fiducia) è richiesto un diploma di scuola superiore.

Esiste uno specifico modulo di domanda per svolgere la funzione di Presidente e un altro per quella di scrutatori, è sufficiente richiederlo all'Ufficio Elettorale del proprio Comune di residenza, compilarlo in ogni sua parte e depositarlo all'ufficio stesso.

Tale modulo di iscrizione va depositato una volta sola: non è necessario farlo ogni anno, infatti la presenza nell'elenco permane fino a quando si rimane residenti in tale Comune, salvo che si voglia essere cancellati dallo stesso. L'iscrizione è poi valida per tutte le elezioni e i referendum che si terranno a partire dall'anno successivo.

La presenza nell'Albo è necessaria per avere la possibilità di essere scelti come membri di seggio, anche se ovviamente non esiste alcun automatismo né certezza, in quanto i posti disponibili sono assai minori rispetto ai componenti dell'Albo. La nomina effettiva viene poi effettuata due settimane prima di ciascuna elezione, da parte di ogni Commissione Elettorale comunale, con modalità che essa stessa può decidere.

Ciascuna Commissione può optare ad esempio per un sorteggio, può dare priorità ai disoccupati, ai giovani o può prevedere anche una nomina diretta. Comunque sia l'incarico può essere dato solo a favore di chi, appunto, faccia parte dell'Albo.

Lavorare al seggio elettorale: nel 2019 varie occasioni con le elezioni europee, regionali e amministrative

In particolare nel 2019 ci saranno sicuramente le elezioni europee (con ogni probabilità a fine maggio), che potrebbero essere accorpate con le elezioni regionali in Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Piemonte e Sardegna. Ma ci saranno anche le elezioni amministrative per il rinnovo dei sindaci in alcune migliaia di comuni italiani, fra i quali capoluoghi come Bari, Firenze, Livorno, Reggio Emilia, Prato, Bergamo, Perugia, Ferrara, Cesena e Forlì.

Pertanto, a seconda dei luoghi di residenza, agli elettori saranno consegnate una, oppure due o addirittura tre schede di votazione. Tale variabilità incide anche sul compenso dei componenti del seggio elettorale.Tale lavoro viene retribuito con un gettone base pari a 104 euro per il segretario e per gli scrutatori e pari invece a 130 euro per il Presidente di seggio. Ma questa cifra viene inoltre aumentata di 20 euro per ciascuna scheda elettorale che ecceda la prima. Pertanto nei Comuni nei quali si votasse contestualmente, ad esempio, per le Europee e per le Regionali, lo scrutatore e il segretario di sezione percepirebbero 124 euro e il Presidente 150 euro. Mentre, sempre a mo' di esempio, se in un Comune si votasse anche per le amministrative e quindi le schede da scrutinare fossero tre, tale compenso lieviterebbe rispettivamente a 144 e a 170 euro.

E' bene infine ricordare che le cifre percepite come membro di Ufficio elettorale a livello fiscale sono esentasse, quindi non vanno denunciate nella dichiarazione dei redditi dell'anno successivo.