L’onorevole di Fratelli D’Italia Walter Rizzetto utilizza i social per fare sapere che l’emendamento riguardante la proroga dell’opzione donna e dell’Ape Social, presentato al decreto Milleproroghe, è stato rifiutato. A margine della seduta alla Camera sul decreto Milleproroghe, Walter Rizzetto ha fatto un resoconto attraverso un video postato sulla sua pagina facebook. Tra le parti più importanti del suo intervento vi sono le sue proposte in merito al tema delle Pensioni. La notizia ha subito creato amarezza, sconforto e sdegno da parte delle lavoratrici, ma a calmare gli animi, riportando tutte con i piedi per terra, ci ha pensato Orietta Armiliato, fondatrice ed amministratrice del 'Comitato opzione donna social'.

Pensioni: opzione donna e ape social fuori dal decreto milleproroghe

Il deputato Walter Rizzetto, deluso dall'atteggiamento dell’esecutivo fa presente con un video postato sulla pagina facebook, che è stata posta la fiducia al decreto Milleproroghe senza che sia stato accolto dalla maggioranza l’emendamento presentato da Fratelli d’Italia, a sua firma, riguardante la proroga di due misure davvero molto volute dai lavoratori. La proroga dell’opzione donna, che permetterebbe di uscire anticipatamente dal lavoro con 35 anni di contributi e 57/58 anni d’età, e la proroga dell’ape sociale in scadenza il 31/12/2018. Nell'emendamento era prevista la proroga Opzione donna con il raggiungimento dei requisiti contributi e anagrafici fino al 31 dicembre 2019.

Se la misura fosse stata accettata sarebbe aumentata la platea degli aventi diritto, includendo anche le lavoratrici nate nel 1961-1962.

La delusione di Rizzetto sul rifiuto è palpabile dalle parole che ha usato in cui precisa che l’emendamento non solo non è passato, ma la maggioranza si è anche rifiutata di parlare dell’argomento.

Poi scrive: “Una cosa che si chiama proroga opzione donna era giusto inserirla in un decreto che si chiama Milleproroghe”.

Parlando di Ape sociale, aggiunge, inoltre: “ho proposto una proroga importante, APE Social poteva essere una cosa interessante, ampliando magari il bacino di chi poteva usufruirne. “E’ grave che il Governo abbia detto no a tutte queste proposte”.

Poi rassicura i lavoratori che lo seguono: “ci riproveremo in legge di stabilità“.

Alla rabbia delle donne, pone però un freno Orietta Armiliato, che con un post lungo ed articolato cerca di far tornare lucide le donne, che in parte, esauste, sembrano aver gettato la spugna ed essersi scagliate, in modo ingiurioso, verso il governo.

Pensioni, sui social si continua a chiedere la proroga dell'opzione donna

Pungente e diretta come sempre Orietta Armiliato, amministratrice del gruppo 'Comitato opzione donna social', che si rivolge a quante stanno inveendo contro il Governo denunciando l’esecutivo, tra le righe, di ‘averle tradite’, avendo voltato le spalle alle promesse elettorali in ambito previdenziale.

La Armiliato invita alla calma: “È vero che è stata posta la fiducia senza che fosse accolto un emendamento presentato dall'On. Walter Rizzetto (FdI) relativo alla proroga dell’istituto dell’Opzione Donna ma, la parola decisiva e definitiva sui provvedimenti che diventeranno legge scaturirà solo ed esclusivamente dall'esame e dalle decisioni che saranno prese nell'ambito della Legge di Bilancio.”

Poi conclude in modo ironico: “riponete i kleenex per ora e soprattutto deponete, almeno per il momento la corda ed il sapone che avete tirato fuori per voi e/o per gli esponenti dell’esecutivo, perché per ora non si può ancora dire che non hanno rispettato le promesse siglandole con un NULLA DI FATTO.”

Dalla parte delle lavoratrici sui social è molto attivo il 'Comitato Opzione Donna 2018' che conta oltre 19.500 iscritte.

Le amministratrici, intervistate da 'Money', hanno dichiarato: "Le nostre richieste, ormai note a tutti, sono quelle che tale legge venga prorogata fino al 2018 per poi diventare strutturale. Siamo state inserite nel contratto del governo al punto 17, per cui rivendichiamo che questo contratto debba essere rispettato e mantenuto".