Ferrovie dello Stato assume, entro il prossimo biennio, assumerà più di mille persone, confermando di essere così, in Italia, una delle poche aziende in continua evoluzione ed espansione. Le nuove offerte di posti di lavoro in FS, secondo il nuovo programma, riguarderanno molti settori di attività lavorative. Ciò vorrà dire che saranno ricercate figure lavorative sia di giovani laureati che di diplomati anche senza particolare esperienza o di specializzazione nel campo.
Assunzioni in Ferrovie dello Stato: cosa prevede l’accordo con RFI
L’accordo, firmato con l’RFI (Rete Ferroviaria Italiana), prevede che circa la metà delle assunzioni abbia luogo entro la fine del 2018.
Questo nuovo accordo, inoltre, presenta un miglioramento rispetto a quello firmato lo scorso anno, nel 2017, che prevedeva circa 700 posti di lavoro. Grazie alle modifiche introdotte, infatti, le nuove assunzioni, attuate entro il prossimo biennio, sono aumentate a 1100. Il merito di questo risultato, sottolinea Gaetano Riccio, coordinatore nazionale del sindacato Fit-Cisl per la mobilità del settore delle ferrovie, è stato raggiunto anche grazie ai lavoratori della Rete Ferroviaria Italiana (RFI) che hanno contribuito a supportare le iniziative, le azioni e gli accordi posti in essere dai sindacati.
Ferrovie dello Stato, ancora sconosciuti i requisiti di assunzione
Per adesso, non ci conoscono ancora i requisiti fondamentali per poter essere assunti presso le Ferrovie dello Stato.
Ill sindacalista Gaetano Riccio, però, ha anticipato che 1000 assunti saranno destinati alla manutenzione delle infrastrutture presenti su tutta la linea ferroviaria, mentre gli altri 100 neo assunti saranno impegnati nel processo di circolazione dei convogli. Per il momento, l'unica cosa da fare è la propria candidatura spontanea alla voce ‘Lavora con noi’, accessibile sul sito ufficiale delle Ferrovie dello Stato.
Sul sito è possibile anche rimanere aggiornati su tutte le nuove Offerte di lavoro disponibili. Nel recente accordo con i sindacati, oltre alle nuove assunzioni, è stato raggiunto anche un accordo che riguarda l’uscita agevolata per circa 700 dipendenti. Nello specifico, si tratta di lavoratori che non risultano più avere l’idoneità fisica atta allo svolgimento del proprio compito o di figure appartenenti ad ambiti lavorativi superati, in seguito anche all’introduzione di tecnologie innovative del settore.