Con l'approvazione della nota di aggiornamento del Def è iniziato l'iter che porterà al varo della prima manovra siglata da M5S e Lega. Il Def è il Documento di Economia e Finanza, il principale strumento di programmazione economica per l’Italia. Questo documento permette ad ogni governo di tenere conto di tutte le voci di spesa necessarie per i 36 mesi successivi. Il Def non è un limite a variazioni, ma è un testo che permette all'Unione europea di valutare l'Italia sulla base di quanto stillato.Questa Legge di Bilancio 2019 contiene tematiche rilevanti che a lungo hanno fatto discutere: quota 100 e reddito di cittadinanza.

Vediamo nel dettaglio cosa sono e cosa l'attuale governo in carica vuole attuare.

Quota 100 in tema pensioni

La Quota 100 è una delle riforme che più va a toccare un nervo scoperto del nostro paese: il tema Pensioni. Quota 100 sarebbe quindi una nuova uscita anticipata dal lavoro (anticipata rispetto all’ordinaria pensione di vecchiaia o anticipata). Fino ad adesso era possibile uscire dal mondo del lavoro con pensione di vecchiaia o con la pensione anticipata. Nel primo caso, per l’anno 2018,i requisiti indispensabili da possedere sia per gli uomini che per le donne era avere 66 anni e 7 mesi di età anagrafica e almeno venti anni di contributi versati. Nel secondo caso gli uomini potevano uscire dal mondo del lavoro con 42 anni e 10 mesi, mentre le donne con 41 anni e 10 mesi.

Quota 100, invece, prevede l’accesso alla pensione quando la somma tra età anagrafica e anni di contributi è pari, appunto, a 100. Obiettivo di questo governo è quello di dare la possibilità a chi ha 62 anni d'età anagrafica e 38 anni di contributi versati di uscire dal mondo del lavoro. Le parole del vicepremier Matteo Salvini, al termine del vertice a Palazzo Chigi sul Def, sono state le seguenti: 'Sono strafelice per i risultati.

La riforma della legge Fornero sulle pensioni sarà totale, partirà da inizio anno'. Rimanendo sullo stesso tema altro traguardo significativo è dato dal fatto che l'importo della pensione di chi potrà usufruire di Quota 100 non risenta in alcun modo di questa riforma. Dunque non ci sarà il taglio dell'1,5% dell'assegno per ogni anno di anticipo rispetto all'attuale età di ritiro (66 anni e 7 mesi).

Non sussisterà nemmeno l'applicazione del calcolo pensione con il sistema contributivo dell'assegno a partire dal 1996, che avrebbe tagliato l'importo di una percentuale tra il 10 e il 15%.

Reddito di cittadinanza: solo per beni di prima necessità

Il reddito di cittadinanza non verrà erogato solo ai cittadini italiani, ma anche a chi risiede nel nostro Paese da almeno 10 anni. Per quanto riguarda le modalità di erogazione, il progetto sarebbe quello di erogare l'importo sulla tessera sanitaria già in possesso di ogni cittadino, ma mentre questa eventualità viene vagliata sarà usata una carta elettronica. L'obiettivo è quello di evitare che i soldi erogati vengano utilizzati in maniera impropria, ovvero non per generi di prima necessità.

Per garantire un assegno da massimo 780 euro al mese, che potrebbe partire da metà marzo, forse inizio aprile, i fondi necessari stanziati saranno circa di 8 miliardi di euro.

Potranno beneficiare di tale forma di aiuto economico i cittadini maggiorenni, iscritti ai Centri per l'impiego, disposti a seguire un percorso di formazione professionale, a lavorare almeno un giornata a settimana 8 ore gratis nel proprio Comune e non rifiutare, senza motivo, più di tre offerte di lavoro. Per potere avere diritto al reddito di cittadinanza sarà necessario provare con apposita documentazione la propria situazione economica.