Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo della nuova Legge di Stabilità che a partire dal primo gennaio 2019 entrerà in vigore. Spetta adesso al Parlamento esprimere il proprio parere sulle misure in campo previdenziale e fiscale introdotte nella nuova finanziaria. Nei prossimi giorni, infatti, il testo dovrà approdare alla Camera dei Deputati.

Ancora incertezze sul numero dei beneficiari

Intanto, si iniziano a formulare diverse ipotesi sul numero dei potenziali beneficiari che potranno rientrare nella misura inerente la Quota 100. Stando a quanto affermato dall'agenzia di stampa "AGI", ci sono ancora troppe incertezze circa il numero esatto delle persone che richiederanno il beneficio.

Da considerare il fatto che non si può sapere ad oggi con sicurezza quanti vorranno optare per le finestre trimestrali al fine di anticipare l'accesso alla pensione e quante persone saranno diposte ad accettare il taglio del proprio assegno previdenziale.

Secondo Boeri Quota 100 costerà 140 miliardi in 10 anni

Come ormai tanti sanno, il meccanismo di Quota 100 potrà prendere piede a partire dalla prossima primavera grazie all'introduzione delle quattro finestre trimestrali che faranno da perno centrale per chi volesse anticipare l'uscita. Inoltre, sempre stando a quanto riportato su "AGI", dal Documento programmatico emanato dall'esecutivo si evince che con l'uscita a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi i costi si aggirerebbero intorno a circa 8,5 miliardi di euro per il primo anno per poi salire a 11 miliardi di euro negli anni a venire.

In questo caso, i potenziali beneficiari sarebbero 350 mila. Mentre stando a quanto ipotizzato dal Presidente dell'istituto Nazionale di Previdenza Sociale Tito Boeri, i costi si aggirerebbero intorno a circa 36 miliardi di euro fino a toccare quota 140 miliardi in dieci anni. da considerare anche il fatto, che anticipando di cinque anni l'uscita rispetto ai 67 anni di età anagrafica previsti con la normativa in vigore, si potrà perdere fino a 500 euro al mese, ovvero, il 21% dell'intero importo dell'assegno pensionistico.

Il Documento programmatico stilato dal Governo Conte stabilisce che circa 350 mila lavoratori potranno beneficiare della cosiddetta Quota 100 anche se per le casse statali l'onere sarà maggiore. Mentre, considerata l'entità della spesa ipotizzata dal Governo lega-stellato il numero dei potenziali beneficiari potrebbe salire a circa 500 mila unità.