Sembra ormai cosa fatta la proroga del regime sperimentale di Opzione donna nel quadro della riforma delle Pensioni del governo gialloverde guidato dal premier Giuseppe Conte. La misura, sollecitata ormai da tempo da diverse comitati di rappresentanza, dovrebbe trovare spazio nella legge di Bilancio 2019. Il vicepremier penstastellato Luigi Di Maio oggi in un incontro con una delegazione di lavoratrici che reclamano la proroga della pensione anticipata rosa, ha assunto l’impegno sulla prosecuzione del regime sperimentale per il triennio 2015-18 nella nuova manovra.
Pensioni anticipate, la proroga di Opzione donna nella legge di Bilancio 2019
A renderlo noto una nota del ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico a margine dell’incontro con le delegate delle lavoratrici per Opzione donna – Vania Borboni, Teresa Ginetta Caiazzo e Lucia Rispoli - che ancora una volta hanno sottolineato l’importanza della misura nella nuova manovra, e le deputate della commissione Lavoro di Montecitorio, Jessica Costanzo e Maria Pellini. A sensibilizzare l’esecutivo e il parlamento sulla questione Opzione donna era già stata la vicepresidente della Camera Maria Edena Spadoni dopo un incontro con le rappresentanti dei movimenti per la proroga del regime sperimentale che consente alle donne di di accedere alla pensione anticipata a 57 anni (se lavoratrici dipendenti) e a 58 anni (se autonome).
Atteso nuovo incontro con Di Maio sulle pensioni con la quota 41 per i precoci
Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico oggi ha dato mandato ai tecnici del ministero di “mettersi a lavoro su questo dossier”, è stato spiegato in un comunicato stampa. Una misura, quella che garantisce la proroga di Opzione donna, che va ad aggiungersi alla formula quota 100 con la quale il governo gialloverde punta a mandare in pensione 400.000 persone creando le condizioni per nuove opportunità occupazionali, almeno queste sono le intenzioni e lo ha ribadito ancora oggi il vicepremier leghista Matteo Salvini. Resta da definire ancora il capitolo quota 41 per i precoci, sul punto il ministro Di Maio si è impegnato a incontrare una delegazione di lavoratori per fare il punto della situazione.
Così il Governo Conte, almeno nelle intenzioni, punta a superare la tanto contestata legge Fornero che ancora oggi rappresenta una garanzia per le finanze pubbliche ma continua ad avere ricadute negative sul piano sociale lasciando ultrasessantenni ancora al lavoro e i giovani disoccupati.