Le ultime notizie sulle Pensioni di oggi, martedì 30 ottobre, sono imperniate sulla nuova bozza della Legge di Bilancio 2019, approvata dal Governo Conte lo scorso 15 ottobre: il nuovo testo, attualmente al vaglio della Ragioneria dello Stato e del Ministero dell'Economia e delle Finanze, presenta 115 articoli (contro i 73 della precedente bozza). Per quanto riguarda le pensioni, confermate le indiscrezioni che parlavano di 'appositi provvedimenti normativi' per la riforma previdenziale con Quota 100: stessa procedura per quanto concerne il reddito di cittadinanza.

Nessuna novità in merito all'istituzione del fondo per l'applicazione di Quota 100: le risorse a disposizione ammonteranno a 6,7 miliardi di euro.

Pensioni e Legge di Bilancio 2019: sette finestre di uscita anticipata

Come riportato dal quotidiano 'Il Sole 24 Ore', il testo riveduto e corretto della Legge di Bilancio 2019 dovrebbe arrivare in Parlamento nelle prossime ore. Confermate le quattro finestre di uscita per i dipendenti privati a cui si andranno ad aggiungere le sole 2 finestre semestrali per i lavoratori statali, fatta eccezione per il personale scolastico, che avrà a disposizione un'unica finestra di uscita anticipata, in considerazione delle tempistiche diverse, coincidenti con l'anno scolastico.

In pratica, per Quota 100 saranno previste sette finestre di uscita anticipata: quattro a beneficio dei lavoratori del settore privato, due per i dipendenti statali e una sola per la scuola.

Arrivano conferme anche per quanto riguarda il divieto di cumulo di reddito da pensione e lavoro (oltre la soglia dei cinquemila euro) per i primi due anni di beneficio per Quota 100.

Pensioni, Opzione Donna e blocco adeguamento speranza di vita

Nel 'pacchetto pensioni', prevista la proroga della misura sperimentale Opzione Donna fino al 2021: le lavoratrici potranno uscire anticipatamente dal lavoro con 58 anni di età anagrafica (59 per le autonome) e 35 anni di contributi versati con un assegno ricalcolato con il sistema contributivo.

La decorrenza della pensione, però, sarà posticipata di un anno per le lavoratrici dipendenti e di un anno e mezzo per le autonome. A gennaio 2019 resteranno anche i 42 anni e dieci mesi per andare in pensione (un anno meno per le donne) ma anche qui la decorrenza della pensione sarà posticipata di 3 mesi, rispetto a quando il lavoratore avrà maturato i requisiti richiesti. Per questo canale di uscita, l'adeguamento all'aspettativa di vita resterà bloccato sino al 2023.

Pensioni, Governo valuterà impatto sociale di Quota 100

Ora bisognerà vedere quali saranno le tempistiche previste dal Governo per l'attuazione della nuova misura Quota 100, in considerazione del fatto che, sia per le pensioni che per il reddito di cittadinanza, saranno predisposti degli 'appositi provvedimenti normativi': c'è grande curiosità anche di conoscere quale sarà l'impatto sociale di tali provvedimenti, soprattutto per quello che verrà introdotto in materia previdenziale.

Non si raggiungeranno certamente i numeri menzionati nelle scorse settimane dal vicepremier Matteo Salvini (400mila pensionandi): in base a quelle che saranno le richieste per Quota 100, il Governo potrà farsi un'idea più precisa per quello che sarà il futuro del primo step attuato per il superamento della Legge Fornero.