Il meccanismo di quota 100 sarà inserito nella nuova Legge di Stabilità e dovrebbe entrare in vigore a partire dal primo gennaio 2019 assieme agli altri interventi in materia previdenziale. La misura, però, sarà operativa da aprile con il ritorno al sistema delle finestre che potrebbero essere trimestrali. A riportare la notizia è Sky Tg 24.

Il Parlamento approva il Def

Intanto, il Parlamento ha già approvato il nuovo Documento di Economia e Finanza grazie ai 161 voti favorevoli del Senato e 331 giunti dalla Camera. Particolare soddisfazione è stata manifestata anche dal ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Quelli della vita virtuale non ci fanno cambiare idea, le ricette imposte da Monti, Gentiloni e Letta hanno impoverito l'Italia, noi faremo l'esatto contrario di quello che fece Monti", ha spiegato il segretario della Lega.

Ma nello stesso tempo giunge la preoccupazione del Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Tito Boeri secondo il quale, il meccanismo della quota 100 potrebbe determinare un ulteriore incremento del debito pensionistico fino a toccare i 100 miliardi di euro e a pagarne le conseguenze saranno soprattutto le generazioni future: "Non possiamo esimerci dal lanciare un campanello d'allarme", ha detto l'economista.

Quota 100 con finestre trimestrali

Secondo quanto riportato da Sky Tg 24, però, il Governo Conte sembra aver trovato un punto d'incontro sul meccanismo di quota 100 in vista dell'approvazione della nuova Legge di Bilancio. La misura, infatti, dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 2019, con il ritorno al sistema delle finestre trimestrali, la prima delle quali scatterà nel prossimo aprile.

L'obiettivo per l'esecutivo giallo-verde è quello di limitare i costi richiesti dall'intervento in materia di previdenza, visto che il superamento della precedente Legge Fornero potrebbe comportare un onere pari a otto miliardi di euro per il primo anno fino ad arrivare a 16 miliardi negli anni a venire. Con l'accordo stipulato tra il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria e il Sossosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, infatti, i costi scenderebbero dai 16 ai 12 miliardi di euro.

A confermare i tempi di applicazione della quota 100 e del cosiddetto reddito di cittadinanza anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle Stefano Patuanelli: "Pensiamo che ci vorranno tre mesi per la questione dei centri per l'impiego, forse un mese in più. Ad aprile potranno partire", ha spiegato.