Si continua a discutere il famigerato meccanismo della Quota 100 contenuto nel testo della nuova Legge di Stabilità bocciato alcuni giorni fa dalla Commissione Europea. Il Governo dovrà inviare nuovamente il testo entro tre settimane e, stando a quanto affermato dal Ministro per gli Affari Europei Paolo Savona la manovra non subirà alcun cambiamento. Non tutti, però, raggiungeranno i requisiti nel 2019 ovvero i 62 anni di età anagrafica accompagnati dai 38 anni di versamenti contributivi richiesti per l'accesso al pensionamento anticipato con Quota 100.

Uscita a 67 anni per coloro che non richiederanno Quota 100

In questo caso, come riporta anche il quotidiano "La Repubblica", si potrà optare per le regole attualmente in vigore per che disciplinano il diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia. Nel 2019, infatti, si potrà lasciare l'attività lavorativa dopo il raggiungimento dei 67 anni di età e 20 anni di contributi effettivamente versati per accaparrarsi il pensionamento di vecchiaia considerando anche il fatto che i requisiti potrebbero aumentare di ulteriori cinque mesi per via dell'adeguamento alla speranza di vita.

L'altra strada per anticipare l'uscita consiste nella maturazione di almeno 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva a prescindere dall'età anagrafica: il Governo Conte sta attualmente studiando un nuovo meccanismo per congelare tale adeguamento ed evitare l'ulteriore aumento dei requisiti.

Come anticipato da "La Repubblica", infatti, nella prima bozza della nuova manovra finanziaria c'è una norma che blocca l'agganciamento automatico dei requisiti all'aspettativa di vita anche se si tratta di una norma ancora in bilico. Dunque, i requisiti potrebbero rimanere invariati per il biennio 2019-2020 per poi crescere a partire dal 2021.

Chi possiede i requisiti per Quota 100 dovrà aspettare 3 mesi

Quanto alla Quota 100, invece, i lavoratori che maturano almeno 62 anni di età e 38 anni di contribuzione da gennaio in poi, dovranno aspettare ulteriori 3 mesi per i dipendenti del settore privato e per i lavoratori autonomi (6 mesi per i dipendenti della Pubblica Amministrazione) per via del nuovo sistema delle finestre trimestrali ipotizzate dal nuovo esecutivo.

La quota 100, tuttavia, si potrà optare soltanto con una sola combinazione: 62 + 38. Stando a quanto emerge dal cosiddetto pacchetto Pensioni contenuto nell'ultima bozza della Legge di Bilancio, la prima finestra si aprirà ad aprile mentre l'ultima si aprirà nel prossimo gennaio 2020.