"Non mando tutti in pensione l'anno prossimo, l'obiettivo finale dell'esecutivo è l'introduzione della Quota 41", lo ha dichiarato il segretario della Lega Matteo Salvini. Stando a quanto riporta il quotidiano "Il Messaggero", infatti, il ministro dell'Interno ha espresso la volontà di mettere le mani anche sulla misura tanto cara ai lavoratori precoci che, nonostante abbiano una lunga carriera contributiva alle spalle non hanno ancora avuto la possibilità di accedere al pensionamento.

Con Quota 100 in pensione circa 400 mila lavoratori

Come ormai noto, il governo è tuttora al lavoro per smontare la precedente Riforma Fornero e garantire norme di pensionamento più flessibili rispetto a quelle contenute nel Decreto Salva Italia del 2011.

L'ipotesi più gettonata riguarda l'approvazione della quota 100 a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi. Una misura che comporterebbe un costo pari a otto miliardi di euro per il primo anno e che, stando a quanto affermato dallo stesso Matteo Salvini consentirebbe a circa 400 mila lavoratori di accedere al pensionamento.

Salvini su Quota 41: 'Sarà l'obiettivo finale'

Intervistato nei giorni scorsi da Gerardo Greco su Rete 4, il vicepremier della Lega ha ribadito che non sussistono le risorse necessarie per l'approvazione della cosiddetta Quota 41 a favore dei lavoratori precoci. L'intervento, tuttavia, garantirebbe una copertura previdenziale a partire dai 41 anni di anzianità contributiva indipendentemente dall'età anagrafica.

Secondo le norme contenute nella Legge Fornero, infatti, per accedere alla pensione anticipata occorrono almeno 42 anni e 10 mesi di contribuzione per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le lavoratrici.

"Con la manovra non ci sarà tutto e subito, per carità mi arrendo. Siamo qui da quattro mesi, ma c'è un sostanzioso smontaggio della Fornero", ha spiegato ancora il ministro ricordando che il meccanismo della Quota 100 entrerà in vigore a partire da gennaio o al massimo febbraio 2019. Sempre stando a quanto riportato da "Il Messaggero", Matteo Salvini ha spiegato che in totale per la controriforma sulle Pensioni e sul reddito di cittadinanza sono stati stanziati circa 16 miliardi di euro: negli anni, la spesa per la Legge Fornero salirà mentre per il cosiddetto reddito di cittadinanza sarà destinata a scendere visto che, con le misure contenute nella nuova Legge di Bilancio si creerà nuova occupazione soprattutto tra i giovani.