Pace fiscale, Quota 100, flat tax e proroga del regime sperimentale donna; sono queste le misure contenute nella nuova Legge di Stabilità che sono state approvate dal Consiglio dei Ministri e che dovrebbero portare ad importanti novità a partire dal primo gennaio 2019.

Il Draft Budgetary Plan approderà a Bruxelles

Ad affermarlo è il Premier Giuseppe Conte come riporta il quotidiano "Il Sole 24 Ore" precisando che il tanto atteso Draft Budgetary Plan approderà entro le 24 di oggi a Bruxelles dove la Commissione Europea sarà chiamata ad esprimere il proprio parere sul costi da sostenere per gli interventi prefissati dall'esecutivo.

Intesa raggiunta, quindi, sugli interventi in materia previdenziale e fiscale dopo numerosi dibattiti sui tempi, le modalità e i costi di applicazione.

Approvate le misure della Legge di Stabilità

La tanto attesa pace fiscale sarà una realtà a partire dal primo gennaio 2019, giorno in cui entrerà in vigore la nuova Legge di Bilancio. Come già tanti sanno, la misura tanto sbandierata dalla Lega prevede il condono delle cartelle esattoriali sotto i mille euro. Approvata anche la famigerata Quota 100, la misura previdenziale volta a superare definitivamente le storture entrate in vigore con la precedente Riforma Fornero. L'intervento consente di accedere al pensionamento a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi.

Come riporta l'agenzia di stampa Adnkronos, il meccanismo della Quota 100 entrerà in vigore dal 2019 ma sarà operativo solo a partire da febbraio e l'uscita anticipata dall'attività lavorativa avverrà attraverso quattro finestre trimestrali la prima delle quali si aprirà ad aprile: l'ultima si aprirà nel gennaio 2020. Si tratta del periodo che va dalla maturazione del requisito per la pensione all'uscita effettiva dal mondo del lavoro.

Sempre come riporta Adnkronos, l'aspetto previdenziale non è del tutto chiarito visto che bisogna intervenire anche per i cosiddetti lavoratori precoci attraverso un meccanismo di uscita anticipata indipendentemente dall'età anagrafica. Per il segretario federale della Lega Matteo Salvini, infatti, la misura inerente alla Quota 41 resta una priorità per garantire una copertura previdenziale a coloro che hanno iniziato a lavorare in giovane età.

Partirà dal prossimo anno, anche la proroga dell'Opzione Donna al fine di consentire alle lavoratrici l'uscita a partire dai 58 anni di età anagrafica. Per le misure in campo previdenziale il Governo ha destinato circa 7-8 miliardi di euro per il primo anno.