Le ultime novità sulle Pensioni e sul welfare ad oggi 21 ottobre 2018 vedono proseguire gli approfondimenti sui conti a sostegno delle quiescenze anticipate e del reddito di cittadinanza. Dall'opposizione si esprime preoccupazione in merito all'effettiva possibilità di realizzare tutte le misure promesse. Nel frattempo il M5S punta il dito contro il nuovo declassamento di Moody's, ricordando che il problema non sono le uscite flessibili o il reddito di cittadinanza, mentre i sindacati si preparano ad una nuova presa di posizione rispetto alla Manovra governativa.

Infine, dai Comitati si chiede un passo indietro all'esecutivo sull'innalzamento dei requisiti di accesso all'opzione donna, oltre al riconoscimento dei lavori di cura.

Damiano (PD) sul rischio spartizione tra quota 100 e reddito di cittadinanza

Sulle pensioni flessibili e gli assegni di cittadinanza cresce il pressing dell'opposizione in merito all'utilizzo delle coperture, visto che al momento nel documento programmatico spedito all'Unione europea si indicano 6,7 miliardi di euro sia per le pensioni anticipate che per il reddito di cittadinanza. Ma le cifre apparirebbero incongruenti rispetto alle stime elaborate dalla stessa Inps. In particolare Cesare Damiano ricorda che per "quota 100 il costo medio annuo di tale proposta sarebbe pari a 6 miliardi di euro.

Una cifra a cui occorre aggiungere altri 6 miliardi per le norme relative al pensionamento dei lavoratori con 41 anni di contributi versati. Per quanto riguarda poi Opzione Donna, la quantificazione dell'Inps relativa a un prolungamento della sperimentazione di tale misura per tre mesi, con il coinvolgimento di 36.000 donne, è stata pari a 2,5 miliardi di euro, inseriti nella legge di Bilancio per il 2018".

Estendendo le misure in via sperimentale per il triennio, si arriverebbe a toccare i 30 miliardi di euro. Risorse che non sembrano però rientrare tra quelle stimate per i prossimi interventi. L'esponente democratico si chiede quindi: "quale pezzo di questo schema verrà buttato prima giù dalla torre?".

Di Battista (M5S) contro Moody's: 'Reddito di cittadinanza o superamento della Fornero non sono il problema'

Dopo il parere espresso in merito alla tenuta dei conti italiani da parte di Moody's si registra una dura reazione anche da parte di Alessandro Di Battista, che invita a ribellarsi contro quello che definisce il sistema finanziario occupato dalla "Bancocrazia". Secondo l'esponente pentastellato, "il problema non è il deficit al 2,4%, o il reddito di cittadinanza, o il superamento della legge Fornero [...] è che per la prima volta si è deciso di tirare fuori denari per ripristinare alcuni diritti economici e sociali dei cittadini e non per garantire le solite entrate alle banche d'affari".

Di Battista invita quindi il Paese ad una "ribellione democratica e di partecipazione" nella difesa del diritto del Parlamento "ad essere sovrano".

Ghiselli (Cgil): lunedì presentazione unitaria di un documento al Governo

In merito all'ultima Manovra i sindacati tornano a fare fronte comune attraverso la piattaforma unitaria che già in passato ha affrontato tematiche delicate inerenti il welfare e la previdenza. "Dopo due mesi che attendiamo invano un incontro, lunedì presenteremo unitariamente un documento al Governo su tutta la manovra" ha spiegato il Segretario Confederale Roberto Ghiselli, evidenziando che all'interno risulterà compreso anche "il tema delle pensioni". Sulla vicenda "valuteremo le iniziative in rapporto alle risposte" prosegue il sindacalista, ribadendo che "poi si può sempre dire che non basta, ma con coerenza noi andiamo avanti".

Armiliato (CODS): 'Importante mantenere il focus sui lavori di cura'

Dopo aver appreso del nuovo intervento a cura delle principali sigle sindacali riunite nella piattaforma unitaria, la fondatrice del Comitato Opzione Donna Social Orietta Armiliato ha chiesto ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil di portare avanti "l’istanza che il CODS sta sostenendo, in ragione del fatto che l’esecutivo ha annunciato un provvedimento che contravviene, in maniera significativamente rilevante, a quanto dagli stessi promesso e sottoscritto, ovvero l’innalzamento dei requisiti per poter accedere alla misura dell’Opzione Donna". L'amministratrice del Cods ha inoltre inoltre "rimarcato l’importanza di mantenere il focus sul tema del riconoscimento del lavoro di cura".