L’attuale governo è figlio di un accordo politico tra due schieramenti che hanno vinto le scorse elezioni del 4 marzo e che seppur agli antipodi, come cultura e come idee, hanno deciso di unirsi per governare l’Italia. Due partiti che hanno due diversi cavalli di battaglia da portare avanti e che sono finiti (o finiranno, in attesa dei decreti di attuazione), entrambi in accordo, nella manovra di Bilancio. Se quota 100 e superamento della riforma Fornero possono essere considerati provvedimenti di vocazione leghista, il reddito di cittadinanza e la parallela pensione di cittadinanza sono misure da considerare di estrazione “grillina”.

Il contratto di governo, quello sottoscritto dai due leader di M5S e Lega, cioè gli attuali Vice Premier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, ha al suo interno tutte queste misure ed anche la manovra, almeno per quanto concerne gli stanziamenti, prevede la nascita di questi strumenti. Sulle Pensioni di cittadinanza, come sottolinea un articolo del quotidiano “Il Giornale”, le cifre stanziate sono esigue per riuscire a mettere in atto la promessa che ha accompagnato il varo di questa misura, cioè portare le pensioni minime a 780 euro.

Il punto della situazione

Molti dei fondi stanziati dall’esecutivo per questa materia, cioè 9 miliardi di euro, verranno erosi dal reddito di cittadinanza, che secondo l’articolo del quotidiano, rappresenta la misura su cui davvero il Movimento 5 Stelle punta.

Secondo le stime, per la pensione di cittadinanza ci saranno solo 900 milioni di euro, cioè pochi. L’arcano però è insito nel pacchetto normativo della misura, perché anche se fu promesso un aumento delle minime fino alla soglia di 780 euro, come per il reddito di cittadinanza, le erogazioni saranno collegate all’Isee. Un pensionato che percepisce pensione al di sotto di 780 euro, cifra che rappresenta la soglia della povertà secondo i conti dell’Istat, ma che ha casa di proprietà, non si vedrà mai aumentare la pensione a quella soglia.

Oltre che l’assegno previdenziale percepito, per via dell’inserimento dell’Isee nel meccanismo di erogazione, conterà anche il patrimonio dei pensionati, cioè immobili intestati, tra i quali anche la casa di proprietà ed anche eventuali risparmi in banca.

Aumenti realistici molto inferiori alle attese

Secondo i calcoli si può già dire che dei 3 milioni di pensionati che sognavano la platea dei potenziali destinatari della pensione di cittadinanza, solo 500mila saranno quelli che davvero otterranno aumenti corposi.

Come riportano numerosi giornali e agenzie di stampa, tra i quali l’autorevole “Repubblica”, le pensioni minime che a legislazione vigente sono pari a 507 euro, dovrebbero passare massimo a 645, ma solo per pensionati con patrimoni mobiliari ed immobiliari vicini allo zero. In media i pensionati che riceveranno la pensione di cittadinanza, incasseranno in media un surplus di poco meno di 140 euro a testa.