Non si arresta la verifica dei titoli di servizio e di studio presentati dai candidati Ata. A fronte delle numerose domande di terza fascia Ata pervenute nelle scuole nell'ultimo aggiornamento delle graduatorie, si tutela il diritto di chi ha presentato punteggi reali, di contro a chi ha dichiarato titoli mendaci. Giovanni Zavattoni della Flc Cgil afferma a Linkiesta: "Il bubbone potrebbe esplodere in tutta Italia". Coloro che destano più sospetti sono i candidati giovani che presentano punteggi alti ma che hanno alle spalle pochissima esperienza.
Paola Votto, Cisl Scuola Piacenza, si è mostrata preoccupata per il "dato allarmante".
Terza fascia Ata: verifiche nelle graduatorie contro i falsi titoli
Con le verifiche in corso sulle graduatorie si vanno a tutelare gli aspiranti supplenti Ata che hanno dichiarato il vero. I punteggi falsi ci sono e le segreterie lavorano alla loro ricerca. Finti certificati di servizio prestato, scuole 'fantasma', uno scandalo del personale Ata, che sta colpendo tanti istituti scolastici da Piacenza a Torino. Denuncia l'ennesimo caso Linkiesta affermando che ormai non si contano più i falsi e le irregolarità accertate nelle autocertificazioni presentate dal personale Ata. Sono numerose le segnalazioni arrivate alle procure per falso in atto pubblico.
Le scuole da cui provengono i titoli falsi sono soprattutto del sud Italia e quasi sempre le stesse. Intanto i principali sindacati denunciano che "mai come quest'anno si sono verificate tante anomalie". Non si trovano i contratti di lavoro firmati di tanti candidati e sono tantissimi i supplenti che dal sud arrivano al nord per svolgere supplenza, considerato che le scuole del meridione sono spesso piene.
Si accumula punteggio fuori provincia per poi tornare alle città d'origine.
Supplenze Ata: la circolare all'Emilia Romagna
L’Ufficio scolastico regionale per la Campania ha inviato una circolare alle scuole dell'Emilia Romagna per avvisarli delle anomalie di due istituti scolastici che in realtà non avrebbero mai richiesto e ottenuto la parità scolastica.
A Piacenza si sono verificate e accertate ben 15 irregolarità. I dubbi maggiori si concentrano sui candidati che stanno in cima alle graduatorie Ata, molto spesso giovani e giovanissimi con punteggi che sarebbero troppo alti per la poca esperienza maturata. Ci sono stati casi in cui, dopo i controlli, sono stati tolti ben 14 punti. Paola Votto di Cisl Scuola Piacenza, preoccupata per la situazione allarmante, afferma che si tratta di una vera "guerra tra poveri".