"Confermo che su quota 100 non ci sarà nessuna penalizzazione per chi sceglierà di usufruirne", lo ha spiegato il segretario federale della Lega Matteo Salvini come riporta anche l'agenzia di stampa Agi. Il ministro dell'Interno, infatti, si è detto pronto a smentire le voci circolate in questi giorni su un probabile rinvio delle misure in materia previdenziale come Quota 100 e reddito di cittadinanza al fine di attuare un nuovo piano di risparmi e salvaguardare i conti pubblici.

Per Salvini Quota 100 entrerà in vigore a febbraio

Tra le misure previdenziali, anche la proroga del regime sperimentale donna e dell'Ape Sociale fino al 31 dicembre 2019 volte a garantire una copertura previdenziale ai lavoratori e alle lavoratrici in difficoltà economiche.

Tuttavia, il pensionamento anticipato con il meccanismo della Quota 100 potrebbe partire nel prossimo febbraio 2019. A ribadirlo è sempre il ministro dell'Interno Salvini che ha confermato anche l'entrata in vigore delle finestre mobili trimestrali per l'accesso al pensionamento. Sempre come riporta l'Agi, il ritardo delle misure non è scelta politica ma è dovuto a motivi tecnici.

Reddito di cittadinanza con legge delega, Salvini: 'nessun rinvio'

Come riporta il quotidiano "Il Messaggero", invece, la cosiddetta pensione di cittadinanza più volte sbandierata dal Movimento 5 Stelle, potrebbe essere inclusa in una legge delega che potrebbe comportare uno slittamento della misura fino al 2020 al fine di ridurre l'onere di nove miliardi di euro previsto dalla nuova Legge di Stabilità 2019.

È quanto emerso dall'ultimo tavolo di confronto tenutosi nei giorni scorsi a Palazzo Chigi in vista della stesura finale della Legge di Bilancio. Nello stesso tempo, si ipotizza un'innalzamento della soglia che farebbe scattare il contributo di solidarietà: dagli attuali 90 mila euro, si passerebbe ai 100 mila euro sempre confermando il prelievo a scaglioni fino al 40% per i trattamenti al di sopra dei 500 mila euro.

A Palazzo Chigi, inoltre, si studia l'aumento dell'importo dei trattamenti erogati dall'Inps di scopo assistenziale. Tuttavia, qualora l'esecutivo giallo-verde scegliesse la strada della legge delega, si potrebbe procedere con cautela assicurando alle casse statali un risparmio per oltre un miliardo di euro. Ma non tarda ad arrivare la smentita del vicepremier della Lega Matteo Salvini il quale avrebbe confermato l'entrata in vigore del reddito di cittadinanza al prossimo marzo escludendo ogni possibilità di rinvio.