Ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi lunedì 14 gennaio, incentrate sull'attesa per il maxi decreto che darà il via a Quota 100 e al reddito di cittadinanza. Come sottolineato sul numero odierno del quotidiano 'Il Sole 24 Ore', con l'avvio della nuova misura di anticipo pensionistico basata sul doppio requisito dei 62 anni di età anagrafica e i 38 anni di versamenti contributivi, saranno sette i possibili canali di uscita dal lavoro, a partire dai 58 anni di età. Oltre a Quota 100, infatti, troviamo Opzione Donna, l'Isopensione, l'Ape volontario, l'Ape Social e gli anticipi per i lavoratori precoci e i lavori usuranti.

Quota 100 e proroga annuale per Ape Sociale e Opzione Donna

Per quanto concerne Quota 100, si è parlato ampiamente nelle scorse settimane delle sue caratteristiche e della platea di possibili beneficiari. In merito ai pro e ai contro della nuova misura di anticipo pensionistico, il lavoratore avrà la possibilità di anticipare fino a 5 anni l'uscita dal lavoro ma riscuoterà un'assegno più basso a causa dei minori contributi versati, oltre al divieto di cumulo con altri redditi fino a 67 anni (ammesso fino a 5mila euro per i redditi occasionali).

Prorogata di un anno l'Ape Social: per il lavoratore nessun costo, il prestito ponte è a carico dello Stato. Tra i 'contro', invece, il fatto che l’assegno massimo non vada oltre la soglia di 1.500 euro lordi mensili per 12 mesi oltre al fatto che non conviene a chi ha almeno 38 anni di contributi, visto che, con un anno di età in meno, può optare per Quota 100.

Come l'Ape Social, proroga di un anno per Opzione Donna, destinata alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre scorso, hanno maturato almeno 35 anni di contributi e abbiano compiuto i 58 anni di età (per le dipendenti, 59 invece per le autonome). L'aspetto favorevole è rappresentato dall'anticipo pensionistico fino a 9 anni rispetto alla pensione di vecchiaia, mentre tra gli svantaggi si deve considerare il rischio taglio dell’assegno fino al 40% per chi ha maturato contributi calcolati con il metodo retributivo e misto.

Isopensione e lavori usuranti

Il quarto canale di uscita pensionistica è destinato a tutti coloro che svolgono lavori usuranti (tratte da un elenco ben definito) per un tempo pari ad almeno la metà della vita lavorativa (o 7 anni negli ultimi 10). I requisiti per accedervi sono i 61 anni e 7 mesi di età anagrafica e i 35 anni di versamenti contributivi.

Gli aspetti favorevoli sono rappresentati dall'assenza di costi, dal fatto che non vi siano finestre e dalla sospensione dell’adeguamento di vita fino al 2026.

Il principale svantaggio è rappresentato da un assegno più basso a causa dei minori contributi versati rispetto al raggiungimento dei 67 anni.

Si può accedere all'isopensione quando il lavoratore sottoscrive un accordo di esodo con prepensionamento a carico dell'azienda. C'è la possibilità di anticipare l'uscita fino a 7 anni rispetto alla vecchiaia (fino al 2020): dopo si potranno anticipare 4 anni. Tra i vantaggi, il fatto di poter maturare la pensione piena e i costi a carico dell'azienda. Tra i contro, la procedura complessa e onerosa per l'azienda stessa.

Ape volontario e lavoratori precoci

Il sesto canale di uscita pensionistica anticipata è rappresentato dall'Ape volontario, con 63 anni di età e un minimo di 20 anni di contributi, destinato ai lavoratori privati. Al lavoratore non dovranno mancare più di tre anni e sette mesi all’età della pensione di vecchiaia per fare domanda. Assegno ponte per un massimo di 43 mesi prima della pensione di vecchiaia, tramite un prestito che sarà poi restituito con rate ventennali trattenute sulla futura pensione di vecchiaia. Per quanto riguarda i pro, la possibilità di anticipare l'uscita dal lavoro fino a 3 anni e 7 mesi prima: tra gli svantaggi, i costi a carico del lavoratore.

Infine, troviamo l'uscita pensionistica con 41 anni di contributi destinata ai lavoratori precoci.

E' possibile anticipare fino a 8 anni l'accesso alla pensione rispetto alla pensione di vecchiaia, ma occorre tenere in considerazione l'incumulabilità reddituale fino al raggiungimento dei requisiti ordinari.