Il Governo è ancora al lavoro per riuscire a dare attuazione al maxi decreto che contiene il reddito di cittadinanza. Spunta l'ipotesi di uno slittamento dei tempi previsti poiché all'interno del governo costituito da Movimento 5 Stelle e Lega è necessario stabilire parametri che possano essere condivisi da tutti. Sembra che ci sia un tesoretto di circa 400 milioni e che gli esponenti del nostro governo vogliano investire tale somma in modi diversi. Di fatto ciò nella bozza non era previsto, si ipotizza un ritardo sul maxi decreto. Sono trapelate le prime indiscrezioni sul contenuto delle bozze e sulle cause che potrebbero causare la perdita del reddito di cittadinanza per i futuri beneficiari.

Spunta il tesoretto da 400 milioni di euro

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Sole 24 ore, sembra che esista la necessità di prolungare i tempi di messa in opera del decreto in quanto tra gli esponenti del governo esiste la necessità di trovare un accordo comune. I parametri per erogare il reddito di cittadinanza anche ai cittadini stranieri sono divenuti più selettivi: il reddito di cittadinanza sarà erogato solo agli stranieri che risiedono in Italia da almeno 10 anni, ma gli ultimi due devono essere continuativi. L'introduzione di questo requisito avrebbe portato un disavanzo di circa 400 milioni di euro che potrebbero essere investiti suddividendoli tra pensioni di invalidità, Pensioni minime e cpi (centri per l'impiego).

Reddito di cittadinanza: decadenza del beneficio

Il provvedimento dovrebbe essere al vaglio del Consiglio dei ministri giovedì, così come ha asserito anche l'esponente del M5S, ricordando gli incentivi fino a un anno e mezzo previsti per imprese e pubblica amministrazione che assumono gli appartenenti nel programma del reddito.

I beneficiari del rdc (reddito di cittadinanza) potranno vedersi erogare la somma di 780 euro per 18 mesi, prorogabili per ulteriori 18 mesi. Tale beneficio vedrà la sua cessazione anche al primo rifiuto, se la proposta di lavoro è “congrua”. Questo avverrà solo se la proposta, anche se effettuata per la prima volta, avverrà dopo 12 mesi dalla ricezione del reddito.

E’ necessario stabilire cosa significhi “congrua” entro i 100 km da casa, se arriva nei primi 6 mesi, ed entro i 250 km superati i sei mesi. Solo chi ha in famiglia un minore o un disabile non sarà obbligato ad accettare offerte di lavoro in tutta Italia. In alternativa, se l’offerta dovesse includere la possibilità di doversi trasferire lontano da casa avrà il reddito per altri 3 mesi come forma di “compensazione” per le spese di trasferimento; in pratica chi ha figli o famigliari disabili o minori a carico, sarà aiutato percependo per altri 3 mesi il reddito di cittadinanza.

Comunicazioni Inps

Al fine di aiutare le persone che necessitano di avere un’occupazione stabile, soprattutto se hanno minori a carico, si sta valutando la possibilità di creare una campagna informativa mirata dell’Inps che prevede l’iscrizione dei potenziali destinatari che hanno un reddito Isee utile a percepire il reddito di cittadinanza.

L’Inps avrà 30 giorni di tempo per predisporre i moduli per fare richiesta del reddito affinché già da aprile possa essere erogato il rdc. Non resta che attendere giovedì per vedere le ultime disposizioni che, per ora, sono solo contenute all'interno delle bozze sulle quali il governo è alacremente al lavoro.