Successivamente all'evento di presentazione del reddito di cittadinanza, avvenuto qualche settimana fa, si è molto discusso sulla nuova figura professionale del tutor- navigator, cioè di coloro che si occuperanno di accompagnare i cittadini che accederanno al reddito di cittadinanza nel mondo del lavoro.

Il decreto legge con cui è stato istituito il reddito di cittadinanza ha previsto uno stanziamento di 200 milioni di euro per l'assunzione di circa 6000 navigator nel corso del 2019, che equivalgono ad un reddito annuo di circa 30.000 euro (ovvero 1.700/1.800 euro mensili).

Tali figure saranno assunte con un contratto biennale, ma l'obiettivo è quello di stabilizzare i loro contratti una volta trovate le risorse economiche per farlo.

Requisiti di partecipazione

Per poter partecipare alla selezione, sarà necessario godere del possesso di alcuni requisiti. Attualmente, si sa soltanto che la selezione sarà rivolta ai soli candidati laureati, in particolare a coloro che possiedono un titolo in:

  • economia,
  • giurisprudenza,
  • sociologia,
  • scienze politiche,
  • scienze della formazione,
  • psicologia.

Le assunzioni saranno gestite dall'Anpal, Agenzia nazionale politiche attive lavoro, e le selezioni verranno effettuate sulla base di un colloquio orale in cui i candidati dovranno dimostrare di essere preparati sulla normativa vigente relativamente a benefici, incentivi e sussidi di disoccupazione.

In secondo luogo, è opportuno che tutti gli aspiranti navigator conoscano la normativa sul lavoro, siano in grado di valutare le competenze specifiche di coloro che stipulano e sottoscrivono un Patto di Lavoro e conoscano le dinamiche e le esigenze del mercato territoriale.

Ultime novità in merito al concorso

Il rallentamento relativo alla pubblicazione del bando di concorso per tutor- navigator pare sia dovuto alle regioni, le quali rivendicano il diritto di effettuare in prima persona tali assunzioni.

Le regioni, infatti, avanzano questa pretesa alla luce del titolo V della Costituzione, la quale assegna loro la competenza nell'ambito delle politiche attive.

Al contrario, il Governo non sembra voler accettare questa richiesta, preferendo, invece, che sia l'Anpal stessa ad occuparsi in via esclusiva dell'assunzione di queste nuove figure professionali: di conseguenza, prima della pubblicazione ufficiale del bando, sarà necessario risolvere il contrasto tra Anpal e regioni relativamente all'assegnazione della competenza ad effettuare tali assunzioni.