Non si fa attendere molto il vicepresidente del Consiglio e segretario federale della Lega Matteo Salvini: dopo l'approvazione del meccanismo della Quota 100, infatti, sembra pronto a rilanciare il sistema della Quota 41 al fine di risolvere definitivamente il nodo riguardante i lavoratori precoci.
È scontro fra Di Maio e Salvini sulla flat-tax
Tra gli obiettivi, anche la cosiddetta flat-tax per le famiglie; una proposta sulla quale il Movimento 5 Stelle non sembrerebbe particolarmente entusiasta. Stando a quanto affermato dall'agenzia di stampa Ansa, infatti, il Leader del Carroccio ha affermato: "abbiamo votato il reddito di cittadinanza, che non è nel dna della Lega, ora pretendiamo rispetto".
E non tarda la replica del vicepremier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio che, invece, intende procedere per gradi spiegando che la flat-tax andrebbe fatta ma senza avvantaggiare ulteriormente la fascia di popolazione con redditi alti.
Salvini mira alla Quota 41 per i precoci
Intanto, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che entro martedì il nuovo Documento di Economia e Finanza approderà in Consiglio dei Ministri dove verrà discussa la prospettiva di crescita economica per l'Italia: l'asticella, di crescita programmata, infatti, potrebbe oscillare fra lo 0,3% e lo 0,5%. Non resta escluso, che possa iniziare un nuovo percorso per arrivare ad una misura mirante al pensionamento anticipato dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di anzianità contributiva indipendentemente dall'età anagrafica.
Come annunciato più volte dallo stesso Matteo Salvini, infatti, il prossimo obiettivo dell'esecutivo giallo-verde riguarda l'introduzione di una pensione più flessibile anche a favore dei lavoratori precoci che nel 2012 hanno dovuto fare i conti con le rigide norme dettate dalla Riforma Fornero.
Come ormai tanti sanno, infatti, il famigerato meccanismo della Quota 100 che consente l'uscita anticipata a partire dai 62 anni di età accompagnata dai 38 anni di contribuzione, è una misura in via sperimentale che resterà in vigore solo per un triennio (fino al 2021).
"C'è l'inizio di un percorso perché l'obiettivo è Quota 41. Io mi domando come si possa essere contrari al ricambio generazionale", ha spiegato ancora Matteo Salvini.
Anche la deputata del Movimento 5 Stelle Laura Castelli, si è schierata dalla parte di Quota 100 spiegando che si tratta di un intervento necessario e transitorio.
Difatti, l'uscita a partire dai 62 anni non solo garantirebbe la flessibilità in uscita ma favorirebbe anche il ricambio generazionale rimasto bloccato per molto tempo non consentendo ai giovani di entrare nel mondo del lavoro. "La forza di queste misure è che sono sempre migliorabili", ha aggiunto.