Dal Comitato Opzione Donna Social arriva un'importante conferma sul definitivo sblocco del caso "ex-iPost", ovvero di quelle lavoratrici che erano rimaste tagliate fuori dal pensionamento anticipato tramite la proroga dell'opzione donna a causa del mancato aggiornamento dei sistemi informatici Inps. Ricordiamo che il problema era stato sollevato dalla fondatrice del CODS Orietta Armiliato, intervenuta più volte sulla vicenda per denunciare l'ingiusto trattamento ricevuto dalle iscritte e la conseguente situazione di stallo nella quale si erano trovate le pensionande, rimaste senza reddito da lavoro e al contempo senza possibilità di percepire la propria pensione.

D'altra parte, il prepensionamento tramite opzione donna con la proroga al 2019 è possibile a partire dai 58 anni di età (un anno in più per le lavoratrici autonome) e 35 anni di contribuzione, a patto di accettare il ricalcolo interamente contributivo del proprio assegno. Appariva quindi paradossale che le lavoratrici non riuscissero ad accedere alla misura nonostante i complessi criteri di maturazione, e pur accettando una decurtazione del futuro assegno (penalità che nel calcolo dell'OD in molti casi può diventare anche importante).

Uscite flessibili e opzione donna: la conferma sul caso ex-iPost

Stante la situazione, in un post risalente al tardo pomeriggio di ieri, Armiliato ha evidenziato la definitiva risoluzione del problema ed il riscontro oggettivo ricevuto al riguardo.

La conferma è arrivata attraverso la liquidazione degli assegni rimasti in precedenza in sospeso da parte dell'Inps. "Stamani all'amica Antonella Girardi è arrivato il messaggio atteso cui ha fatto eco quello ricevuto da Massimo Capolupo (marito della nostra amica Maria Chiara) dove è stata confermata loro l'avvenuta erogazione della pensione via Opzione Donna come lavoratrici ex-iPost; liquidazione certificata e rilevabile anche dalla propria posizione aperta in Inps e consultabile tramite pin sul sito istituzionale dell'ente alla sezione MyInps", ha evidenziato la fondatrice del CODS, spiegando che la liquidazione avverrà il prossimo 20 maggio assieme al pagamento dei relativi arretrati maturati finora.

Prosegue l'impegno del Comitato in favore delle lavoratrici

Stante il quadro appena evidenziato, dal Comitato Opzione Donna Social si conferma l'intenzione di proseguire la battaglia intrapresa in favore delle lavoratrici, ed in particolare lo sforzo profuso per il riconoscimento del lavoro di cura e di maggiori tutele previdenziali per le donne.

Nel frattempo, si rimarca una certa soddisfazione per la felice risoluzione della vicenda che aveva destato non poche preoccupazioni nelle pensionande, e che rappresenta un passo in avanti per tutte le lavoratrici potenzialmente interessate dalla misura.