Nessuna novità per quanto riguarda i temi in materia previdenziale rimasti irrisolti anche dopo l'entrata in vigore della nuova Legge di Stabilità. Si tratta delle misure a favore degli esodati rimasti esclusi dalla precedente Riforma Fornero e dei lavoratori precoci che non hanno ancora avuto la possibilità di lasciare l'attività lavorativa.

Nonostante le imminenti elezioni europee, infatti, sia le lavoratrici che i lavoratori esodati non hanno ricevuta alcuna risposta da parte dell'esecutivo. Anche i potenziali quarantunisti attendono una misura a loro dedicata al fine di avere finalmente la possibilità anticipare l'uscita dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di versamenti contributivi indipendentemente dall'età anagrafica.

Come specificato dallo stesso vicepremier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, dalle attuali misure in materia previdenziali come Quota 100 e reddito di cittadinanza avanzerebbero importanti risorse finanziarie da destinare ad altri interventi.

I risparmi potrebbero essere utilizzati per altri interventi

Circa 4-5 miliardi di euro, infatti, è la cifra che si andrebbe ad accantonare grazie alle minori adesioni alle misure entrate in vigore con la nuova Legge di Stabilità 2019. Delle 973 mila richieste preventivate dal Governo Conte, solo 325 mila faranno richiesta per la cosiddetta Quota 100 per l'intera durata della sperimentazione. Mentre per quanto riguarda il reddito di cittadinanza risulterebbero accolte solo 750 mila richieste con una percentuali pari al 75 % considerando il fatto che molte delle istanze sono state respinte dall'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per l'insussistenza dei requisiti previsti dalla norma.

Durigon rassicura sugli esodati, precoci e donne

Dunque, degli 11 miliardi di euro messi a Bilancio avanzerebbero circa 4-5 miliardi di euro che lasciano un barlume di speranza fra i i lavoratori precoci, gli esodati e le lavoratrici che ormai da molto tempo attendono risposte concrete da parte dell'esecutivo giallo-verde. Intanto, il sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon avrebbe rassicurato che i prossimi interventi potrebbero arrivare con la prossima Legge di Bilancio.

Il Governo, infatti, mira alla proroga del regime sperimentazione donna con la possibile estensione alle lavoratrici nate nel 1961 oltre ad una nona salvaguardia per gli esodati rimasti esclusi dai precedenti provvedimenti di tutela. Tuttavia, non manca il rammarico delle lavoratrici che ormai da tempo attendono la soluzione al loro problema: "Ci si rammarica nel dover riscontrare come vi siano lavoratrici che, da anni piegate nel tentativo di raccogliere le briciole pensionistiche, non si risollevano a muovere lo sguardo verso più equi orizzonti",