Dopo il successo ottenuto dal Governo giallo-verde per quanto concerne il meccanismo della Quota 100, il sottosegretario al ministero del Lavoro Claudio Durigon conferma gli interventi che lo stesso esecutivo dovrà attuare nei prossimi anni al termine della sperimentazione del sistema delle quote.

Oltre 131 mila domande presentate per Quota 100

Come riporta il quotidiano "Il Messaggero", il famigerato sistema della Quota 100 ha raggiunto le 131 mila domande di cui circa 96 mila sono le istanze presentate dagli uomini con una netta minoranza per le donne che, invece, raggiungono le 34 mila unità.

Si registra, inoltre, una sostanziale differenza fra coloro che compiuto i 63 anni di età anagrafica le cui domande hanno raggiunto la soglia di 45 mila e gli over 63 enni che, invece, hanno raggiunto le 59 mila unità. Circa 47 mila istanza, sono state pervenute dai dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Dal 2022 misure per gli esodati e Quota 41

Il Sottosegretario al ministero del Lavoro Claudio Durigon, intanto, è tornato a parlare dei prossimi interventi in materia previdenziale che dovranno essere effettuati al termine della sperimentazione di Quota 100. Dagli esodati, ai precoci e alle lavoratrici sono queste le principali categorie sulle quali dovrà concentrarsi l'esecutivo al fine di superare in via definitiva la tanto odiata Riforma Fornero.

A margine della conferenza stampa tenutasi nei giorni scorsi per la presentazione dei candidati alle europee, il deputato della Lega ha affermato: "Saremo pronti, quindi fra tre anni per procedere all'obiettivo finale che è Quota 41. Vi do per certo che la Quota 100 di oggi sarà gestita in maniera diversa", ha spiegato aggiungendo che la misura tanto sbandierata dalla Lega abbraccerà anche i lavoratori che svolgono mansioni particolarmente usuranti con lo scopo di trasformare il sistema delle quote in un meccanismo che allargherà la platea dei potenziali beneficiari.

A partire dal 2022, infatti, potrebbe entrare in vigore la Quota 41 concedendo così la possibilità di anticipare l'uscita a partire dai 41 anni di anzianità contributiva indipendentemente dall'età anagrafica.

Quanto alle donne, invece, si pensa alla proroga del regime sperimentale donna coinvolgendo anche le lavoratrici nate nel 1961.

Nessuna misura alternativa, invece, per quanto riguarda gli esodati: l'unica soluzione per i lavoratori esclusi dalla Legge Fornero, infatti, viene rappresentata dall'approvazione della nona misura di salvaguardia volta a dare una risposta a quasi sei mila lavoratori che non hanno avuto la possibilità di anticipare l'uscita dall'attività lavorativa. "Stiamo lavorando sulla legge per salvaguardare gli esodati", ha concluso Durigon.