È ormai prossima la pubblicazione del bando interministeriale per il concorso Ata stop appalti di pulizia. Il Miur con la nota numero 26350 del 3 giugno 2019 ha dedicato ampio spazio ai posti accantonati riguardanti i lavoratori delle cooperative esterne. La nota esplicita che, a decorrere dal 1° gennaio 2020, nelle istituzioni scolastiche ed educative statali i servizi di pulizia e ausiliari saranno svolti unicamente dal personale Ata, ovvero dipendenti Miur appartenenti al profilo professionale del collaboratore scolastico. Di conseguenza, i posti torneranno a essere disponibili e si procederà con le assunzioni.

Nella sopraccitata nota il Miur ricorda i requisiti per la partecipazione al concorso, mentre nel decreto descrive i posti regione per regione.

Concorso Ata stop appalti di pulizia: procedura assunzioni

I requisiti principali per poter partecipare al concorso Ata stop appalti di pulizia sono: aver svolto almeno 10 anni di servizio (anche non continuativi, l'importante che includano gli ultimi due anni, 2018 e 2019) presso scuole statali, in qualità di dipendente a tempo indeterminato di ditte e cooperative addette allo svolgimento di servizi di pulizia. Il titolo di studio richiesto dovrebbe essere la licenza media, ma probabilmente ci sarà la possibilità di accedere con la licenza di Scuola elementare (con riserva).

Tutti gli altri non aventi diritto saranno esclusi. Le assunzioni verranno effettuate entro il limite di spesa previsto. Il bando che chiarirà nel dettaglio i requisiti sarà pubblicato a breve (probabilmente entro l'estate, ma su questo non si hanno certezze). Resta da capire, poi, se verrà modificata la figura del collaboratore scolastico in seguito alle nuove assunzioni, ovvero se cambieranno le mansioni negli istituti in cui sono presenti le ditte di pulizia esterne.

Si ricorda che queste ultime, pur essendo distribuite un po' in tutto il territorio nazionale, non sono presenti in ogni scuola.

L'inserimento degli ex Lsu nel personale Ata non influirà sulle graduatorie. Si tratta, infatti, di posti accantonati, dunque riservati esclusivamente a questa tipologia di lavoratori. Di contro, ci potrà essere la possibilità maggiore per coloro che sono in graduatoria Ata (compresa la terza fascia) in attesa di supplenza di essere convocati per sostituire i 'nuovi' collaboratori scolastici.

Posti sbloccati Ata per regione

Con il recente decreto sugli organici Ata il Miur ha reso noto l'elenco dei posti accantonati nella tabella E. I posti per gli ex Lsu risultano essere disaccantonati dal 1° gennaio, per effetto dell'emendamento approvato nella legge di Bilancio. Su un totale nazionale di 11.552 unità, i posti sono così suddivisi:

Abruzzo: 394

Basilicata: 165

Calabria: 625

Campania: 2.591

Emilia Romagna: 562

Friuli Venezia Giulia: 41

Lazio: 1.765

Liguria: 131

Lombardia: 400

Marche: 265

Molise: 84

Piemonte: 509

Puglia: 1.646

Sardegna: 209

Sicilia: 1.018

Toscana: 608

Umbria: 183

Veneto: 356

Sul totale nazionale vanno tolti i 45 posti che restano accantonati per gli Lsu di Palermo. Perciò quelli disaccantonati restano 11.507 (art. 58, dl 69 del 2013).