Gli Uffici scolastici territoriali ed i sindacati sono stati avvisati tramite comunicazione email da parte del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur) che la pubblicazione dei movimenti relativi alle istanze di mobilità interna, cioè dei trasferimenti di cattedra e ruolo non avverrà oggi 20 giugno, come inizialmente previsto. Si sposta tutto a lunedì 24 giugno e questa sarà la nuova data unica di pubblicazione che riguarderà tutti i trasferimenti dei docenti, per ogni ordine e grado di istruzione.
Come si verificherà l’esito della domanda?
Cambia la scadenza che come detto si sposta dal 20 al 24 giugno, ma non cambia il meccanismo. Infatti i docenti interessati che naturalmente hanno fatto istanza di trasferimento, avranno l’esito direttamente sulla loro casella di posta elettronica, quella con la quale si sono registrati al sito di Istanze Online. Anche gli Uffici scolastici provinciali renderanno pubblici questi dati, con un file contenente tutti i movimenti effettuati. Chi avrà ottenuto ciò che ha richiesto, cioè il trasferimento di cattedra o ruolo in una delle sedi che ha indicato nella domanda, non potrà richiedere un nuovo trasferimento prima di 36 mesi, per via del blocco triennale a cui sarà soggetto.
Il vincolo dei tre anni
Il paletto dei tre anni è previsto dall’articolo 2 del contratto sulla mobilità che prevede come un docente che ottiene la titolarità di una posizione che lui stesso ha richiesto tramite istanza volontaria, non potrà ripresentarne un’altra per il triennio successivo. In pratica chi otterrà una cattedra a seguito di una sua domanda di mobilità, potrà ripresentarne un’altra solo per l’anno scolastico 2022/2023.
Un vincolo a 360 gradi, senza distinzioni che si applica a docenti che hanno ottenuto il trasferimento nelle sedi da loro stessi indicate, ma anche chi ha ottenuto il trasferimento dal posto comune a quello di sostegno o da quello di sostegno al posto comune. Stesso discorso e vincolo triennale per i docenti che si muovono nel distretto sub-comunale e per passaggi di ruolo.
Il blocco di 36 mesi non si applica ai docenti che ottengono trasferimento, ma in un comune diverso da quello in cui avrebbero diritto alla precedenza oppure quelli soggetti a trasferimento d’ufficio o a seguito di domanda condizionata.
Come consuetudine poi, il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca uscirà con la canonica comunicazione relativa alla facoltà di ricorrere, che viene data a chi per esempio non ha visto accettata la sua istanza. Cambiando dal 20 al 24 la data della pubblicazione degli esiti, con una nota il Miur renderà noti ufficialmente i dettagli per presentare eventuali istanze di reclamo, che dovrebbero avvenire entro 10 giorni dalla pubblicazione degli esiti.