Con il prossimo rateo di pensione in pagamento da lunedì primo luglio molti pensionati riceveranno la mensilità aggiuntiva conosciuta come quattordicesima. La platea di pensionati a cui questa prestazione si applica è di circa 3,5 milioni di soggetti. Si tratta di un emolumento aggiuntivo sulle Pensioni che viene erogato dall'Istituto di previdenza sociale italiano senza bisogno da parte del pensionato di produrre alcuna domanda. Una mensilità aggiuntiva erogata d'ufficio in base ai dati reddituali del pensionato presenti nelle banche dati dell'Istituto.

Infatti se è vero che non bisogna produrre alcuna domanda, risulta altrettanto vero che per riceverla i pensionati devono aver dichiarato i loro redditi all'Istituto. Lo strumento utile è il modello Red che è la comunicazione annuale che l'Inps pretende dai pensionati che non sono obbligati a presentare dichiarazione dei redditi. In effetti è proprio in base alla situazione economica del pensionato che l'Istituto Previdenziale stabilisce a chi erogare la quattordicesima ed in che misura.

Importi e requisiti

Oltre ad aver raggiunto l'età minima utile per rientrare tra i beneficiari, la prestazione è appannaggio di pensionati con assegno di pensione fino a 2 volte il trattamento minimo Inps che per il 2019 è stato portato proprio dall'Istituto a 513,01 euro.

Prima del 2017, cioè prima del potenziamento di importo e dell'estensione di platea dei beneficiari, la misura era assegnata solo a chi si trovava con assegni di pensione fino ad 1,5 volte il trattamento minimo. La distinzione tra chi ha pensioni fino ad una volta e mezzo il trattamento minimo Inps e chi invece c'è l'ha sopra 1,5 e fino a 2 volte lo stesso trattamento, diventa importante per gli importi che si percepiranno.

Infatti per chi ha assegno mensile di pensione fino a 769,51 euro potrà incassare di quattordicesima da 437 a 655 euro in più con la pensione di luglio. Per chi invece ha assegni da 769,52 a 1.026,02 al mese, incasserà una quattordicesima tra 336 e 504 euro..

Differenze che come detto sono figlie della storia lavorativa dei pensionati e quindi dei contributi dal loro versati durante le loro carriere lavorative.

Infatti per chi ha pensioni fino a 1,5 volte il minimo, cioè per chi era dentro il perimetro di applicazione della quattordicesima anche prima delle modifiche 2017, si percepiranno 437 euro in più se gli anni di contributi versati sono pari a 15 o meno anni. Per chi invece ha più di 15 anni di contributi e fino a 25 anni si percepirà 546 euro in più ed infine per chi ha versamenti contributivi sopra i 25 anni, si prenderanno 655 euro in più, cioè l'importo massimo previsto. Per i pensionati con assegni più elevati ma entro il tetto massimo delle due volte il trattamento minimo, ferme restando le tre fasce distintive in base ai contributi versati, si incasseranno 336, 420 e 504 euro.

Dal 2017 platea più ampia

Ricapitolando, la quattordicesima è una misura concessa a oltre 3,5 milioni di pensionati in automatico da parte dell'Inps. A chi spetta e per quale importo viene erogata lo stabilisce l'Inps in base alla situazione reddituale del beneficiario, in base a fasce di reddito ed ai contributi previdenziali versati nella vita lavorativa di ogni singolo pensionato.

Dal 2017 la quattordicesima è stata estesa ad una platea molto più ampia di pensionati ed è stata potenziata come importo. Occorre avere innanzi tutto almeno 64 anni di età. La quattordicesima è erogata in base a quanti mesi di pensione sono stati percepiti con una età anagrafica pari o superiore a 64 anni. In parole povere, chi ha compiuto 64 anni di età nel 2019 o chi li compirà entro fine anno, otterrà una quattordicesima commisurata ai mesi successivi al compleanno.

Per chi ha compiuto gli anni prima di luglio, otterrà la quattordicesima già con il rateo in pagamento a luglio. Per chi invece compirà 64 anni da luglio a dicembre 2019, la quattordicesima arriverà con il rateo di dicembre, insieme all'altra mensilità aggiuntiva che è la tredicesima.