Nove euro lordi all’ora rappresentano “uno standard di salario minimo di base troppo alto”. Parola di cesare damiano, ex Ministro del Lavoro durante il secondo governo Prodi (2006-2008) e attualmente iscritto al Pd, anche se non più parlamentare. Damiano prende posizione netta contro il salario minimo garantito che Luigi Di Maio e il M5S vorrebbero introdurre per legge, durante la puntata de L’Aria Che Tira andata in onda giovedì 20 giugno scorso. Il talk show di La7, eccezionalmente condotto da Francesco Magnani in sostituzione di Myrta Merlino, ha visto confrontarsi sul tema, oltre all’esponente Dem, anche la giornalista del Corriere della Sera, Rita Querzè, l’ex governatrice del Lazio, Renata Polverini (Forza Italia), e la senatrice di Fratelli d’Italia Daniela Santanchè.

Le parole di Damiano, però, hanno fatto infuriare i pentastellati che, sulla loro pagina ufficiale Facebook, hanno rilanciato il video.

Santanchè e Polverini contrarie al salario minimo

A L’Aria Che Tira, tra i diversi temi trattati, si discute dei possibili effetti positivi e negativi che potrebbe avere l’introduzione di un salario minimo orario di nove euro lordi. “Chi si occupa di queste materie non ha mai lavorato - attacca subito a testa bassa la Santanchè - il Ministro del Lavoro non ha capito quali sono le priorità delle imprese, il salario minimo non è la soluzione”. Le fa immediatamente eco l’altra pasionaria della destra italiana, l’ex sindacalista Polverini, la quale ci tiene a ribadire che “noi come orza Italia abbiamo detto da subito che siamo in una posizione assolutamente contraria”.

L’esponente Pd a L’Aria Che Tira: ‘Certo che è troppo alto, lo ha detto anche l’Ocse’

Ma sono le parole pronunciate da Cesare Damiano a lasciare il segno. “Si parla sempre del salario orario, ma non si parla mai di quante ore si lavorano in un mese - inizia così il suo intervento l’ex segretario generale della Fiom-Cgil in Piemonte - Perché, se noi moltiplichiamo nove euro lordi all’ora per le ore mediamente lavorate da un metalmeccanico in un mese, che sono 173, significa che noi fissiamo uno standard di salario minimo di base, di ingresso, il primo, a 1550 euro lordi”.

“È troppo alto Damiano?”, gli domanda a bruciapelo il conduttore. “Ma certo che è troppo alto (ripetuto due volte), lo ha detto anche l’Ocse - risponde secco l’esponente Pd - È troppo alto perché non considera il fatto che quel salario non è un salario statico ma mobile, perché dopo due anni c’è lo scatto di anzianità e il passaggio di categoria”.

A quel punto è lo stesso sostituto della Merlino a chiudere la discussione, evidentemente contrariato dalla posizione tenuta dai suoi ospiti: “Permettetemi, dobbiamo trovare il modo per risollevare questi salari”.