Sul tavolo del Ministero del Lavoro c'è un'altra questione spinosa. L'ennesima per Luigi Di Maio che, da qualche settimana, deve fare i conti ad esempio con il problema Mercatone Uno. Stavolta a preoccupare c'è la vertenza dei lavoratori della Whirlpool di Napoli. Diversi operai sono in cassa integrazione da oltre un anno, da parte del governo c'è voglia di tutelare i livelli occupazionali mettendo in risalto quanto l'azienda abbia beneficiato di incentivi basati, evidentemente, sull'impegno a non mettere in discussione la situazione di tanti dipendenti.

C'è volontà di usare il pugno duro, almeno stando a quanto filtrato dalle parole del Ministro, intervenuto ai microfoni di Non Stop News, trasmissione di informazione radiofonica che va in onda sulle frequenze di Rtl 102.5.

Per Di Maio possibile il taglio degli incentivi

L'obiettivo del Governo è scongiurare l'ipotesi che la multinazionale possa scegliere di chiudere lo stabilimento di Napoli. Un'eventualità del genere, secondo quanto rivelato da Di Maio, equivarrebbe ad un mancato rispetto di quelli che sono i patti tra l'azienda e il Governo. Venendo meno a questo, il Ministro ha rivelato di essere pronto a intraprendere la direzione che porta dritta ad una revoca degli incentivi. Secondo quanto rivelato, infatti, si stima che circa cinquanta milioni di euro, a partire dal 2014, sarebbero stati destinati dallo Stato all'azienda produttrice di elettrodomestici come incentivi.

C'è volontà, perciò, di fare la voce grossa, dando seguito a quelli che erano stati i propositi, ad esempio, di usare lo stesso trattamento nei confronti di quelle realtà che, dopo aver beneficiato di incentivi, sussidi o sovvenzioni in Italia, scelgono di delocalizzare le produzioni, creando lavoro altrove. "In Italia - ha tuonato Di Maio - dobbiamo farci rispettare".

"Se vieni in Italia - ha affermato con convinzione - e prendi i soldi dello stato non è che poi te ne vai e chiudi gli stabilimenti tenendo un atteggiamento contrario ai patti".

L'azienda non pare intenzionata a chiudere

Non è dato sapere quanto le parole di Di Maio abbiano influito sul comunicato, ma quello che è certo è che dopo l'intervento a Rtl del vicepremier è arrivato un comunicato di Whirlpool.

Secondo quanto espresso non ci sarebbe alcuna intenzione di chiudere il proprio stabilimento di Napoli, ma solo l'impegno a trovare una soluzione che possa garantire il lavoro a chi lavora nello stabilimento attraverso una continuità industriale. L'obiettivo, perciò, sembra essere quello di individuare una strategia che possa essere soddisfacente per tutte le parti in causa, ma senza la chiusura della Whirlpool partenopea.