Sono in attesa, in questi giorni, i docenti precari con esperienza pluriennale nel mondo della Scuola, in quanto è in arrivo il decreto che stabilirà le norme del concorso straordinario docenti e dei Pas (percorsi abilitanti speciali). È utile ricordare che per accedere al concorso straordinario docenti è necessario aver prestato tre anni di servizio negli ultimi otto anni nella scuola statale, uno dei quali deve essere necessariamente nella classe di concorso per la quale si intende partecipare. Ma come si svolgerà il concorso straordinario per gli insegnanti precari?

La grande novità è, innanzitutto, che non ci sarà una prova preselettiva ma i candidati svolgeranno direttamente una prova scritta computer based che sarà unica e consentirà una “scrematura” degli aspiranti, in quanto sarà selettiva. Coloro che riusciranno a superare le prova scritta affronteranno la prova orale che non sarà selettiva e consisterà in un colloquio orale in cui sarà assegnato un punteggio ai candidati in base al quale si stilerà la graduatoria finale alla fine del concorso. Ma in questa graduatoria sarà data la priorità agli anni di servizio che i candidati hanno prestato nella scuola, essendo un concorso volto alla stabilizzazione dei docenti precari.

Circa 24mila cattedre destinate al concorso, più quelle dei Pas

Per quanto riguarda i posti che saranno destinati a tale concorso, i sindacati hanno stimato che le cattedre a disposizione saranno circa 24mila. Le tempistiche sono state annunciate nelle scorse settimane dal Ministero dell’Istruzione, il quale ha specificato che sia il concorso straordinario docenti che il Pas saranno banditi entro fine 2019.

Questo perché è stata data la priorità al concorso docenti Infanzia e Primaria che sarà bandito nelle prossime settimane. Potranno accedere sia al concorso straordinario che ai Pas anche i docenti di ruolo, ma la priorità sarà quella di assegnare i posti ai docenti precari e ai vincitori di concorso degli anni precedenti. Si ricorda, infine, che i docenti con tre anni di servizio nella scuola paritaria (oltre che statale) e nei centri di formazione professionale limitatamente ai corsi per l’obbligo scolastico potranno accedere ai percorsi abilitanti speciali (Pas) che consentiranno di conseguire l’abilitazione all’insegnamento, se supereranno le prove in itinere e quelle finali.

Le cattedre a disposizione saranno stabilite dal Miur regione per regione e in ogni ateneo. In questo caso la priorità sarà data a coloro che non hanno l’abilitazione e a coloro che hanno avviato la procedura di abilitazione in passato ma poi, per svariati motivi (malattia o maternità ad esempio), sono stati costretti ad interromperla.