Il riconoscimento previdenziale del ruolo svolto dalle donne torna al centro di una nuova lettera aperta pubblicata dalla fondatrice del CODS Orietta Armiliato all'interno del rispettivo gruppo Facebook. Le preoccupazioni per la recente situazione di stallo istituzionale e per i possibili riverberi rispetto alle tutele per le lavoratrici emerge nei fatti attraverso la pubblicazione di una nuova lettera aperta rivolta a tutti i principali rappresentanti politici italiani e diffusa nelle ultime ore all'interno del Comitato.
Armiliato (CODS): 'Fase delicata, le donne sono grandi assenti'
All'interno del testo della lettera si evidenzia l'attenzione del Comitato per la delicata situazione politica dopo la crisi di governo e per i temi chiave trattati nel corso delle consultazioni.
A tal proposito, la fondatrice Orietta Armiliato rimarca che tra i numerosi punti programmatici che stanno circolando in queste ore tra le diverse formazioni "le grandi assenti sono sempre le donne". Una situazione emblematica rispetto alla necessità di dare forte attenzione alle rivendicazioni delle lavoratrici. "Se vi interessa (e dovrebbe eccome...) che le 13milioni di donne che NON sono andate a votare alle scorse elezioni europee tornino a farlo, mettete in campo provvedimenti da attuare al più presto che abbiano per loro quella attrattiva necessaria a far comprendere che siete partecipi ed interessati a soddisfare i loro conclamati bisogni, trovando e proponendo le necessarie soluzioni", spiega quindi Armiliato.
Attesa per proposte dedicate alla platea femminile
Stante la situazione, le iscritte al Comitato Opzione Donna Social restano in attesa di vedersi concretizzare proposte in grado di avere un "appeal sulla platea femminile". Provvedimenti che d'altra parte non sarebbero solo giusti in ottica di equità, ma anche "sempre più urgenti e necessari".
In tal senso, il CODS avanza da tempo numerose richieste di intervento, a partire dalla necessità di riconoscere i lavori di cura svolti dalle donne ai fini previdenziali. Tematiche che sono divenute ormai di lungo corso e che vengono evidenziate costantemente all'interno dello stesso Comitato.
Solo pochi giorni fa Armiliato ricordava che da anni "si è incominciato a discutere, aprendo tavoli anche con le parti sociali, di altri importanti provvedimenti che riferivano alla platea femminile come il riconoscimento del lavoro di cura e altre norme legate alla maternità; insomma, norme in direzione della tutela delle lavoratrici, materie che con molta probabilità resteranno ancora pendenti... e chissà per quanto".