Dalle parti sociali arrivano nuovi inviti a semplificare l'accesso alle pensioni anticipate tramite quota 100, i cui criteri attualmente prevedono la maturazione di almeno 62 anni di età e 38 anni di contribuzione. Troppi secondo le parti sociali, se si considera il numero limitato di domande ricevute dall'Inps rispetto alle stime iniziali dello stesso esecutivo che ha approvato la misura. A ribadire la questione sono stati diversi sindacalisti nelle ultime ore, che chiedono ora un intervento correttivo.

Turchetti (Uil): su Quota 100 'criticità da risolvere al più presto'

A chiedere di intervenire sul punto è stato nelle scorse ore il Segretario regionale della Uil Giancarlo Turchetti, intervistato dal sito Tusciaweb.eu. Secondo il sindacalista, il numero limitato di richieste d'accesso anticipato all'Inps con la quota 100 nella propria regione "nasconde delle criticità che andrebbero risolte al più presto. Occorrono subito delle modifiche. Innanzitutto una maggiore e strutturata flessibilità di accesso alla pensione per tanti lavoratori e lavoratrici". L'esponente della Uil ricorda poi la necessità di un ripensamento anche per quanto concerne i futuri assegni dei giovani, oltre alla valorizzazione contributiva della maternità e dei lavori di cura in favore delle donne.

Baseotto (Cgil): 'I sindacati chiedono una vera riforma delle pensioni'

Sulla medesima questione è tornata nelle scorse ore anche la Cgil, attraverso le parole del Segretario Confederale Nino Baseotto. Il sindacalista ha espresso la propria posizione durante un'intervista rilasciata per Radio Articolo 1 e successivamente ripresa dal sito Rassegna sindacale.

Per l'esponente della Cgil, è necessario "un piano straordinario di investimenti" in particolare per il sud Italia e l'ambiente, oltre ad "un piano assunzioni per scuola e sanità". In merito ai lavoratori in età avanzata, serve invece "una vera riforma delle pensioni". Baseotto si dice quindi consapevole della delicatezza della situazione, ma proprio per questo chiede di agire con celerità per invertire le tendenze attualmente in atto.

Ed in questo senso auspica che la delicata situazione politica che sta vivendo l'Italia possa finalmente sbloccarsi. "Serve una guida reale del Paese, per affrontare i problemi economici e sociali che ci affliggono. Vogliamo poterci confrontare in maniera seria con istituzioni serie, per dare le risposte adeguate di carattere generale che la situazione richiede" conclude l'esponente della Cgil, augurandosi di trovare presto un interlocutore affidabile con il quale riprendere il confronto sulle misure da attuare nella prossima legge di bilancio 2020.