Le ultime novità sulle Pensioni dopo il recente confronto tra governo e sindacati vedono emergere alcune interessanti riflessioni in arrivo da entrambe le parti. A fare il punto della situazione rispetto alle nuove uscite anticipate tramite quota 100 è il Sottosegretario al lavoro Claudio Durigon, che manifesta l'intenzione della maggioranza di intervenire ulteriormente sul provvedimento. Dalle parti sociali si torna invece ad evidenziare i limiti dell'attuale legislazione previdenziale e della legge Fornero. A colpire in particolar modo sarebbero gli effetti negativi dell'applicazione del calcolo contributivo puro, destinati a peggiorare nel corso del tempo qualora non si arrivi ad un intervento correttivo sul meccanismo di funzionamento.

Durigon sulla legge di bilancio 2020: serve 'migliorare la quota 100'

Nel corso dell'ultimo confronto tra governo e sindacati tenutosi al Viminale sulla bozza della nuova legge di bilancio 2020 si è tornati ancora una volta a parlare di flessibilità in uscita dal lavoro e delle nuove opzioni disponibili attualmente in senso sperimentale. In particolare, il Sottosegretario Claudio Durigon ha spiegato che tra gli obiettivi dell'esecutivo c'è quello di migliorare ulteriormente la quota 100. Tale intenzione è stata quindi evidenziata alle parti sociali, che chiedono ormai da anni un intervento correttivo sulla rigidità che attualmente caratterizza i criteri di accesso alla pensione. Durante l'incontro l'esponente del Ministero del Lavoro è tornato anche a parlare di riforma del lavoro con nuovi possibili interventi, ad esempio prevedendo maggiori premialità per quelle aziende che decidono di investire sull'occupazione e sulla sicurezza del lavoro attraverso l'impiego di nuovi strumenti.

Le richieste dei sindacati: la Cisal evidenzia la necessità di un intervento sul calcolo contributivo

Tra le richieste avanzate dalle parti sociali all'esecutivo la Cisal torna ad esprimere la propria preoccupazione sulle attuali regole di funzionamento del sistema previdenziale, ed in particolare sul meccanismo che regola il calcolo contributivo dell'assegno.

Il segretario generale del sindacato Francesco Cavallaro ha infatti accolto con favore il reddito di cittadinanza e l'introduzione della quota 100, ma ha evidenziato che serve ancora intervenire sulla "normativa che regola il sistema previdenziale pubblico derivante dal sistema di calcolo contributivo". In particolare, l'urgenza riguarda il "forte impatto negativo per i lavoratori" che si vedono applicare tale meccanismo. Un'eventualità che, secondo le regole attuali, sembra inevitabilmente "destinata ad ampliarsi negli anni a venire" senza quello che si prospetta come un necessario intervento correttivo.