Slitta la pubblicazione del decreto per le assunzioni Ata. Il bando del concorso stop appalti di pulizia ha subito qualche ritardo, ma a settembre dovrebbe essere pubblicato e noto a tutti i lavoratori e le lavoratrici, che da gennaio 2020 devono essere stabilizzati. A riferirlo è stato l'onorevole Luigi Gallo, in occasione della festa del Mugello 5 Stelle. Tra le varie notizie relative alla Scuola, condivise tramite un video Facebook, Gallo è tornato a parlare del decreto rivolto agli ex Lsu e appalti storici, atteso per poter partecipare alla prossima procedura concorsuale Ata.

Concorso Ata stop appalti di pulizia: bando a settembre

Si è svolto ieri, 1° agosto, presso il Miur l'incontro tra i sindacati, e di cui è stato riportato l'intervento della segretaria confederale Cgil Tania Scacchetti. Dal dibattito di ieri è emerso che non sono chiari i numeri relativi al concorso stop appalti di pulizia: i lavoratori complessivamente dovrebbero essere intorno alle 16 mila unità, mentre le stabilizzazioni probabilmente saranno 11.263 a fronte degli 11.507 posti accantonati (stando al decreto Miur del 3 giugno 2019). Un numero perciò che lascia perplessi i sindacati, così come altri punti che non sarebbero ancora stati chiariti e per i quali si chiedono ulteriori incontri. Proprio per tale motivo, riferisce il presidente della VII Commissione Cultura alla Camera, Luigi Gallo (M5S), per il decreto si dovrà attendere il prossimo mese di settembre.

Un'attesa lunga, quella che i lavoratori stanno vivendo, ma che a breve dovrebbe terminare. L'onorevole Gallo ci tiene a rassicurare i lavoratori, precisando che, nonostante i ritardi vari di questo mesi, non c'è alcun dubbio sull'internalizzazione degli ex Lsu ed appalti storici dal 1° gennaio 2020. Restano quindi da discutere gli ultimi punti 'oscuri' del decreto e poi il bando verrà pubblicato.

Assunzioni Ata e graduatorie

Per poter concorrere alle assunzioni Ata, previste solo per il profilo del collaboratore scolastico, considerate le mansioni svolte in questi anni dai dipendenti delle cooperative esterne, sarà necessario essere in possesso di determinati requisiti. In una prima fase si esamineranno tutte le domande pervenute e, in base a quelle, si deciderà anche se stipulare dei contratti a regime part-time o full-time (Gallo a Brolo aveva riferito che si mira a contratti di quest'ultimo tipo, ma che tuttavia nel decreto sono state inserite entrambe le modalità).

Come più volte riferito in questi mesi, le stabilizzazioni dei lavoratori porteranno allo sblocco dei posti anche per i precari presenti in graduatoria Ata, i quali nei prossimi anni (si consideri che diversi lavoratori sono prossimi alla pensione) potranno occupare quei posti che da gennaio andranno a 'scongelarsi'.