Il primo banco di prova del nuovo Governo giallo-rosso consiste nel trovare i 23 miliardi di euro per evitare l'incremento dell'Iva previsto per il prossimo anno. Tuttavia, sono tanti ancora i punti da chiarire per l'esecutivo: dalla revisione della Quota 100, alla flat-tax lasciata in eredità dal precedente Governo Conte e al reddito di cittadinanza sbandierato dal Movimento 5 Stelle.

Spunta l'ipotesi Quota 101 o Quota 102

Stando a quanto riporta "Il Giornale", al fine di recuperare le risorse necessarie che ammontano a circa 23,1 miliardi ai quali vanno ad aggiungersi circa 4-5 miliardi di spese indifferibili, l'esecutivo starebbe pensando ad un restyling della Quota 100, la riforma in materia previdenziale fortemente voluta dalla Lega ed introdotta con la precedente Legge di Stabilità.

Le ipotesi al vaglio dell’esecutivo, infatti, riguardano la cancellazione del provvedimento con un anno di anticipo rispetto al termine della sperimentazione anche se, potrebbe essere una soluzione anche l'introduzione della quota 101 o addirittura quota 102.

Nel 2020, la misura potrebbe comportare un costo pari a 8,8 miliardi di euro anche se potrebbero generarsi alcuni risparmi dovuti alle minori adesioni per il 2019. Per questo motivo, l'esecutivo potrebbe optare per due strade al fine di incrementare ulteriormente i risparmi. Si tratta di un innalzamento dell'età anagrafica che passerebbe dagli attuali 62 anni ai 63-64 anni; in alternativa, si studia un aumento della soglia contributiva dai 38 ai 39 anni: i risparmi ottenuti, potrebbero essere utilizzati per la proroga dell'Ape Sociale introdotta dall'allora Governo Renzi.

Sempre secondo quanto riporta "Il Giornale", l'ex ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria avrebbe lasciato un tesoretto da circa cinque miliardi di euro risparmiati dalle misure come Quota 100 e reddito di cittadinanza mentre altri 5 miliardi. Difatti, tra gli obiettivi del nuovo Governo giallo-rosso, ci sarebbe anche quello di conquistare la fiducia della Commissione Europea e chiedere l'aumento del deficit oltre l'1,8 % del Pil fissato per il 2020: si spera in uno 0,5 %, ovvero, circa nove miliardi di euro anche se appare molto difficile per l'Unione Europea concedere più dello 0,3 %.

Salvini: 'Se cambieranno Quota 100, non usciranno dal Palazzo'

Intanto, il segretario federale della Lega Matteo Salvini, avrebbe iniziato la sua battaglia per difendere Quota 100 e i decreti sicurezza che il Governo Conte-bis vorrebbe modificare. Nella manifestazione tenutasi a Roma davanti Montecitorio, infatti, il leader del Carroccio ha affermato: "Se i signori là dentro proveranno a cambiare quota 100 e tornare alla Legge Fornero non li lasceremo uscire da quel Palazzo, ci staranno giorno e notte e se proveranno a riaprire i porti ci penseremo noi, assieme a tenerli chiusi".