Il leader della Lega Matteo Salvini promette battaglia al governo "giallo rosso" sulla riforma delle pensioni e continua a difendere a spada tratta la Quota 100, la misura simbolo del Carroccio al governo che consente l’accesso al trattamento previdenziale a 62 anni di età con 38 anni contributi previdenziali.

A chiedere la Quota 100 sono stati già circa 170mila lavoratori, secondo i dati diffusi nei giorni scorsi dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Si prevede che entro il 2019 siano 200mila i beneficiari di questa nuova formula di pensione anticipata che consente ad alcuni di”superare” la tanto contestata legge Fornero che nel 2011 aumento drasticamente l’età pensionabile con significative ricadute anche sul mondo del lavoro.

La nuova maggioranza giallorossa ha già cominciato a parlare di modifiche.

Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha spiegato che la misura resta (così come il reddito di cittadinanza) ma che non sono da escludere delle modifiche per migliorarla.

“Quota 100 non si tocca”, ha assicurato invece il leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio. Ma il leader della Lega, ormai all’opposizione, nonostante le rassicurazioni, continua ad enfatizzare la questione.

Pensioni, il leader della Lega: ‘Non permetteremo che si smonti il lavoro fatto’

"Quello che non permetteremo a livello nazionale – ha ribadito oggi Matteo Salvini durante un comizio a Orvieto (Terni) - è che si smonti il lavoro fatto”. Ancora nulla di ufficiale sulle modifiche alle misure previdenziali, solo indiscrezioni, dichiarazioni, ipotesi.

“Leggo in questi giorni – ha aggiunto il segretario del Carroccio - che qualcuno vuole cancellare Quota 100 e tornare alla legge Fornero. Dovranno passare sui nostri corpi". Concetti già espressi nei giorni scorsi e ribaditi dall’ex vicepremier in ogni comizio o intervento in video diretta su Facebook. Del superamento della riforma Fornero, varata nel 2011 dal Governo Monti sostenuto dalla maggioranza di larghe intese che andava dal Partito democratico a Forza Italia, la Lega ne ha fatto un cavallo di battaglia ormai da tempo.

Il Carroccio, come si ricorderà, già nel 2015 propose anche il referendum abrogativo raccogliendo oltre 500mila firme, ma i giudici della Corte Costituzionale ritennero la proposta referendaria inammissibile. Poi i parlamentari leghisti presentarono diversi disegni di legge senza successo, fino a quando non sono andati al governo con il Movimento 5 stelle: così è arrivata la Quota 100 che consente in alcuni casi di superare la legge Fornero, misura che Salvini continua a difendere con foga e determinazione.