Il cambio della maggioranza governativa ha già aperto un dibattito rispetto a quello che sarà il futuro di Quota 100. Secondo quelle che sono state le dichiarazioni del nuovo Ministro dell'Economia Gualtieri, l'intenzione sembra essere quella di far andare ad esaurimento (previsto nel 2021) la misura opzionale che, di fatto, consente di anticipare i tempi di uscita dal lavoro prima rispetto ai paletti disposti dalla legge Fornero. Risulta, però, particolarmente interessante l'indagine statistica condotta da Il Sole 24 Ore che ha analizzato dei dati che rivelerebbero il fatto che, al momento, non si può parlare di autentica corsa a Quota 100.

Anzi, pare che, a parità di età o anni di contribuzione, i lavoratori stiano preferendo altre forme di uscita: Ape Sociale, Opzione Donna e congelamento degli scatti relativi all'innalzamento dell'aspettativa di vita.

165mila domande su 341mila non sono per Quota 100

Quota 100 rappresenta una possibilità di uscita dal lavoro con 62 anni e 38 di contributi. E' lo strumento opzionale che il governo formato da Lega e Movimento Cinque Stelle ha messo a disposizione dei cittadini per aggirare la legge Fornero. Il 'prezzo' da pagare è che, naturalmente, un eventuale assegno risulta commisurato agli effettivi contributi versati e sarebbe comunque inferiore rispetto a quello di chi, invece, scegliesse di lasciare il lavoro con le regole "ordinarie" disposte dalla legge previdenziale.

Il Sole 24 ore pone l'accento sul fatto che le rilevazioni dell'Inps hanno portato a galla il dato che 341mila domande di pensionamento ben 165.000 sono finalizzate all'ottenimento della pensione attraverso altre forme di congedo anticipato dal mondo del lavoro.

Non è solo Quota 100 a gonfiare la spesa previdenziale

Si tratta, secondo quanto si legge su Il Sole 24 ore, di "agevolazioni e deroghe della legge Fornero" introdotte ad inizio anno.

Questo da un lato evidenzia che non si è registrata una spasmodica corsa a Quota 100, dall'altro che non sarà solo Quota 100 ad incrementare la spesa previdenziale e questo, naturalmente, potrebbe diventare un tema delle valutazioni per il suo futuro. Il Sole 24 ore nel titolo parla addirittura di rischio sorpasso delle altre forme di pensionamento anticipato su Quota 100.

Sono essenzialmente tre quelle che, unite, rischiano di superarla. Il primo, secondo il quotidiano economico, riguarda le uscite anticipate "svincolate dall'aggancio alla speranza di vita, che è stato congelato fino al 2026", l'altro, invece, è Opzione Donna e l'Ape Sociale. Proprio quest'ultima potrebbe diventare oggetto di attenzione da parte del Pd che, con la sua presenza al governo, potrebbe incrementare la possibile platea.Ape Sociale favorisce l'anticipo pensionistico ai lavoratori con 63 anni di età che, per qualche motivo, dovessero trovarsi in difficoltà.