Novità in arrivo sulla pensione anticipata con uscita a Quota 100: con la Legge Finanziaria al vaglio del nuovo governo del M5S e del Partito Democratico, l'età della misura introdotta nel 2019 potrebbe salire a 64 anni. Tuttavia il nuovo governo, nella riforma delle Pensioni in previsione per il 2020, confermerebbe e potenzierebbe alcune misure pensionistiche già introdotte negli scorsi anni per andare incontro ad altre fasce di contribuenti. Si tratta delle pensioni anticipate Ape social, collegate alla quota 41 dei lavoratori precoci che, come misura ancora sperimentale, potrebbe diventare strutturale.

Inoltre si pensa a riconfermare le agevolazioni per le lavoratrici con l'Opzione donna e il riscatto a costi agevolati degli anni di laurea.

Pensioni anticipate: ultime notizie oggi su riforma Quota 100 e uscita Ape social e precoci Quota 41

Dunque, nonostante le varie ipotesi di riforma delle pensioni anticipate a Quota 100, la misura dovrebbe rimanere in vigore per tutto il triennio 2019-2021 come era stato programmato o, quanto meno, fino alla fine del 2020. Il governo e i sindacati, infatti, pur ammettendo la necessità di una riforma organica delle pensioni, dovrebbero mantenere Quota 100 con qualche correttivo. L'ipotesi che si sta facendo strada, secondo quanto scrive Repubblica, è quella di aumentare l'età di uscita a 64 anni dai 62 attuali, mantenendo il numero di anni di contributi fermo a 38.

La pensione a Quota 100, numeri alla mano, si è rivelata un meccanismo gradito dai lavoratori prossimi alla pensione dato l'alto numero di domande pervenuto al 10 settembre scorso. Circa 176 mila, a livello nazionale, hanno scelto di uscire dai 62 anni avendo già accumulato almeno 38 anni di contributi. Peraltro, le voci di riforma della Quota 100 potrebbero far aumentare il numero delle domande nell'ultimo scorcio del 2019 tra i contribuenti indecisi: non si dovrebbe raggiungere, in ogni modo, la cifra delle 290 mila domande di uscita previste alla vigilia dell'adozione del provvedimento di Quota 100.

Riforma pensioni anticipate: al vaglio del governo ipotesi su uscita Quota 100 e Opzione donna

Oltre a Quota 100, la riforma delle pensioni anticipate potrebbe vedere il potenziamento di altri meccanismi pensionistici, tuttora in vigore, che vanno incontro più capillarmente alle categorie di lavoratori più svantaggiati. Si parla, in ogni modo, di misure che nelle varie fasi di sperimentazioni non hanno mostrato i numeri di Quota 100, attestandosi in alcune decine di migliaia di contribuenti andati in pensione.

L'anticipo pensionistico Ape social andrà a fine sperimentazione il 31 dicembre 2019: di mezzo, ci sarà l'ultima tornata di domande previste entro il 30 novembre. L'idea che si sta facendo avanti nel governo è quella di rendere strutturale la misura che garantisce la pensione a determinate fasce di lavoratori (disoccupati, invalidi almeno al 74% o con disabili a carico) di poter andare in pensione anticipata all'età di 63 anni e cinque mesi e con almeno 30 o 36 anni di contributi a seconda dei casi. La Manovra finanziaria di fine anno potrebbe, inoltre, confermare l'altra misura ancora in sperimentazione, l'Opzione donna con una decurtazione che, però, pesa sull'assegno di pensione futura con tagli da un minimo del 20-25 a punte del 40 per cento.

Infine, il governo potrebbe ampliare la platea dei destinatari del riscatto agevolato della laurea, misura che farebbe recuperare anni di contributi anche a chi abbia frequentato corsi universitari prima del 1996.