Il fronte della riforma previdenziale diviene sempre più caldo man mano che si prosegue verso la formazione del nuovo governo giallo-rosso. Ad essere al centro delle discussioni vi sarebbero le nuove Pensioni anticipate tramite Quota 100, sempre più considerate come un provvedimento iniquo e quindi sacrificabile in favore di altre misure di flessibilità previdenziale di minor onere per le casse pubbliche.

La posizione ovviamente non ha incontrato il favore della Lega, che ha utilizzato la Quota 100 come una vera e propria misura chiave nel corso della propria attività di governo.

Ecco quindi che nella giornata di ieri sono arrivate dall'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini parole molto dure in merito ad un possibile dietrofront sulla nuova opzione di prepensionamento.

Salvini (Lega): se aboliscono Quota 100 'è una truffa'

La reazione del leader della Lega in merito alla possibile abolizione della Quota 100 si è concretizzata nelle dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri durante il proprio intervento alla festa della Lega di Pinzolo. Salvini ha puntato il dito contro il nuovo esecutivo giallo-rosso in fase di formazione, evidenziandone gli intenti di riforma all'interno del settore previdenziale. A tal proposito, ha quindi etichettato le ultime dichiarazioni e indiscrezioni di stampa come un rischio per i lavoratori in età avanzata che attendono il momento della quiescenza.

"Un esponente del Partito Democratico ha detto che bisogna abolire Quota 100 e quindi tornare alla legge Fornero", ha spiegato il leader leghista, evidenziando che in tal caso "siamo veramente alla truffa".

L'allarme della Lega su Q100 in arrivo dalle consultazioni

Un allarme sul possibile ripensamento della Quota 100 era arrivato già nei giorni precedenti, dopo l'incontro tra il premier incaricato Giuseppe Conte e i parlamentari della Lega Lucia Borgonzoni e Claudio Durigon.

In quest'occasione entrambi avevano sottolineato l'assenza di conferme in merito al nuovo provvedimento di flessibilità in uscita dal lavoro.

In particolare, Borgonzoni aveva rimarcato l'assenza di garanzie da parte di Conte sul fatto che la Quota 100 non sarebbe stata toccata. Allo stesso modo, Durigon aveva spiegato che non sono arrivate le certezze attese in merito al provvedimento.

Riforma pensioni e LdB 2020: verso una flessibilità differente

Resta implicito che la preoccupazione espressa dalla Lega non riguardi solo le riforme del settore previdenziale, ma anche gli altri provvedimenti firmati dal proprio lato dell'esecutivo (si pensi ad esempio al tema dell'immigrazione). Ma sopra ogni considerazione politica, a regolare gli interventi che saranno attuati nei prossimi mesi dal nuovo esecutivo sarà in particolare la legge di bilancio 2020.

Una manovra che dovrebbe risultare molto onerosa per via della sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sull'Iva. Anche per questo motivo le ultime ipotesi danno per probabile un ripensamento della Quota 100 in favore della proroga di misure come l'APE sociale o l'ulteriore valorizzazione dei lavori gravosi e usuranti. Provvedimenti considerati maggiormente inclusivi e al contempo meno onerosi per le casse pubbliche.