Arrivano nuovi aggiornamenti sull'impianto della Manovra 2020 e sulla conferma delle nuove pensioni anticipate tramite quota 100. L'esecutivo giallo-rosso ha infatti risposto ai dubbi emersi da Bruxelles negli scorsi giorni avallando nuovamente il meccanismo sperimentale di prepensionamento, ma certificando anche un impegno rispetto alle previsioni di risparmio connesse al numero di richieste che saranno inviate all'Inps.

Pensioni anticipate e LdB 2020: sulla Q100 spunta una nuova clausola

Stante la situazione, la quadratura del cerchio da parte dei tecnici del governo sembrerebbe arrivata grazie all'inserimento di una nuova clausola all'interno della legge di bilancio 2020.

Con quest'ultima il nostro Paese si impegna a seguire i vincoli di bilancio previsti dalla regolamentazione europea, assicurando così di mettere in sicurezza i propri conti pubblici. Nello specifico, la nuova clausola è finalizzata a congelare i fondi destinati alla quota 100, in attesa di poter effettuare delle verifiche sui risparmi effettivi legati alla misura. Il Tesoro si impegna quindi ad introdurre un sistema di congelamento temporaneo delle spese, al fine di tranquillizzare Bruxelles rispetto ai rischi di un repentino aumento dei costi nel caso in cui molti degli attuali lavoratori indecisi o delusi dalla quota 100 dovessero infine propendere per il pensionamento anticipato.

Come funzionerà la nuova clausola di salvaguardia sul meccanismo di prepensionamento

Entrando nei dettagli del nuovo provvedimento, la nuova clausola di salvaguardia sulla quota 100 prenderà forma sulla differenza che si realizza tra le stime di spesa iniziali dei tecnici e l'effettivo dato che si produrrà in base alle adesioni dei lavoratori.

Così facendo, l'importo del risparmio verrà bloccato fino all'assestamento effettivo del bilancio. In questo modo, si garantirebbero i risparmi derivanti dal minor flusso di richieste di pensionamento rispetto alle stime iniziali. Allo stesso tempo, si permette al provvedimento di proseguire nel periodo di sperimentazione secondo quanto previsto inizialmente, consentendo così la quiescenza a partire dai 62 anni di età e con almeno 38 anni di versamenti anche nel corso del 2020.

La questione non appare di poco conto, visto che i risparmi per i mancati accessi alla quota 100 risultano importanti. Secondo le ultime stime, si parla infatti di circa 1,5 miliardi di euro per il 2019, una cifra che per il Presidente dell'Inps Pasquale Tridico sarà inferiore ai risparmi generati il prossimo anno (i quali dovrebbero arrivare a toccare i 2 miliardi di euro). Con la nuova clausola di salvaguardia l'esecutivo giallo-rosso mette quindi un punto fermo sulla vicenda.