La spesa pensionistica dovuta alla sperimentazione di quota 100 aumenterà fino a toccare i 304 miliardi di euro pari al 15,9% del Pil. A rivelarlo è la nota di aggiornamento del nuovo Documento di Economia e Finanza che nei giorni scorsi è stata approvata dal Consiglio dei Ministri.

Dal Def si evince un aumento di spesa

Tra il 2021 e il 2022, ovvero al termine della sperimentazione in corso che consente i i pensionamenti a partire dai 62 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi minimi, la spesa pensionistica sarà destinata ad aumentare dai 295,5 miliardi ai 304 miliardi di euro pari al 15,9% del Pil.

Come ormai noto, il pensionamento anticipato voluto dalla Lega è stato richiesto da circa 174 mila lavoratori a fronte delle 395 mila uscite previste dal precedente Governo giallo-verde. Tuttavia, nella nota di aggiornamento del Def si evince il rilento della staffetta generazionale che si sarebbe dovuta innescare grazie ai prepensionamenti al fine di dare la possibilità ai più giovani di entrare nel mondo del lavoro.

Stando a quanto riferisce il quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", si verificheranno solo delle assunzioni parziali per il 2020: con il meccanismo delle quote e altri strumenti volti ad agevolare le uscite, consentiranno solo un ricambio graduale nel prossimo biennio con una spesa pari a 1,7 miliardi per il 2010 e 400 milioni di euro per il 2021.

Anche il blocco dell'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita che ha consentito maggiori pensionamenti ha contribuito seppure parzialmente a contenere la spesa pubblica mentre le indicizzazioni delle Pensioni all'inflazione assicureranno alle casse statali risparmi per circa 415 milioni di euro per il 2019, altri 1,222 miliardi per il 2020 e altri 2 miliardi per il 2021, ultimo anno di sperimentazione della Quota 100.

Si studia proroga dell'Ape Sociale e dell'Opzione Donna

Inoltre, come annunciato alcuni giorni fa dal ministro del Tesoro Roberto Gualtieri e dallo stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la Quota 100 terminerà la sperimentazione ma sarà una misura ad esaurimento: sul tavolo della maggioranza, infatti, ci sarebbero diverse ipotesi sulla proroga dell'Ape Sociale e del regime sperimentale donna.

Tuttavia, senza un'armonizzazione, per gli esclusi di Quota 100 potrebbe registrarsi un aumento secco di cinque o sei anni dei requisiti per il pensionamento anticipato. A partire dal 2022, infatti, senza la conferma del sistema delle quote, si potrebbe creare l'ampliamento della platea dei cosiddetti esodati con un conseguente aumento della spesa per le clausole di salvaguardia. Al momento, la spesa pensionistica potrebbe comportare un costo di circa 48 miliardi nel periodo 2019-2028 anche se, per effetto della misura voluta dalla Lega, la spesa sarebbe destinata ad aumentare fino a sfiorare i 300 miliardi.