Blogger, influencer e imprenditore. Sarebbe senza fine la lista di etichette da attribuire a Dario Vignali, un personaggio di grande ispirazione che riesce sempre a sorprendere per la sua imperturbabilità. Le emozioni, però, non le nasconde e le lascia sgorgare libere tra gli applausi dei milleseicento marketers giunti al Palacongressi di Rimini per assistere al secondo grande evento di Marketers, la sua azienda. Ma Marketers è molto più di questo, è semplicemente uno stile di vita.

Dario Vignali: 'Imparare a mettersi in gioco'

"Oggi viviamo nell'epoca in cui la conoscenza è disponibile per tutti", ha detto Dario Vignali a Blasting News.

"Ho perso il vecchio Dario Vignali di Ferrara molti anni fa, in viaggio. Nei viaggi impari a metterti in gioco, a parlare con persone molto diverse da te. Il viaggio non organizzato è un'esperienza di vita e di scelte: devi decidere cosa fare, dove dormire, chi incontrare. Lo definirei uno stress di crescita positiva. Tutto questo insieme crea un ecosistema positivo".

Immergersi in un'ambiente potenziante, fare attività fisica. La ricetta personale di Dario Vignali per raggiungere il successo l'ha scoperta durante il trasferimento a Barcellona: "Quando vivevo a Ferrara o in un'altra città come Milano ho sempre avuto la sensazione che lo sport passasse in secondo piano. Barcellona mi ha sempre attratto perché è sul mare, appena ho messo piedi in quella città ho pensato che fosse una figata.

È la seconda al mondo per lo sport, la gente si muove tantissimo, anche alle undici di sera".

Non smettere di formarsi, coltivare la capacità di ascolto e mettersi in discussione, sempre. Anche e soprattutto in modi non convenzionali. "La formazione universitaria non esclude quella digitale e viceversa", precisa Dario. "Ci sono contesti in cui una è più necessaria dell'altra.

Se devo diventare un imprenditore la laurea non serve. La tua formazione è una tua responsabilità. Se avrai successo nella tua vita imprenditoriale non consegnerai mai un curriculum. Se studi all'università devi renderti conto che c'è molto di più oltre lo studio. All'università ti insegnano quello che poi insegneranno ad altre persone.

Se vuoi differenziarti ed essere speciale, unico e padroneggiare una competenza più richiesta devi specializzarti e non puoi farlo solo con una specialistica, ma acquisendo capacità professionali che altri non hanno".

Luca Ferrari e Denise Dellagiacoma, due punti di riferimento per Dario Vignali

Luca Ferrari, co-fondatore di Marketers, è l'alter ego di Dario Vignali. Così simili, così diversi. Agli occhi esterni appaiono come soggetti complementari: "Ci vuole tantissima consapevolezza per gestire un rapporto come il nostro. Bisogna avere chiaro quello che è il rapporto tra due soci. È un aspetto fondamentale: impari a comprendere i bisogni dell'altro, ad essere un buon ascoltare, c'è sempre grande attenzione e ascolto nei confronti dell'altro".

Per raggiungere risultati straordinari servono dunque grandi alleati, anche in campo sentimentale. Come Denise Dellagiacoma, insegnante di Yoga online e fondatrice di Yoga Academy, ma soprattutto compagna di vita: "Durante il Marketers World ho detto che siamo uno scoglio in tempesta e nella tempesta abbiamo bisogno di un punto di riferimento. Il suo percorso abbraccia il mio. È forte e indipendente, i suoi sogni e le sue ambizioni non collidono col mio percorso. Siamo due mondi che si contaminano, la sfida dell'altro diventa la sfida propria. C'è sempre un collante tra di noi, anche se non sempre è semplice".

Il futuro di Marketers è ancora tutto da scrivere, ma Dario Vignali un'idea ce l'ha già: "Tra 10 anni immagino Marketers ancora più grande, magari una holding in grado di gestire progetti digitali in maniera più corposa.

Voglio continuare a fare questo: divertirmi, incontrare gente, lavorare nel mondo dell'informazione. Per me è una passione incredibile".

Sulla crisi dell'editoria e dell'informazione, Dario Vignali dispensa qualche consiglio e la sua personalissima visione: "Secondo me ci sarà bisogno di meno informazione e di più qualità. I giornali sfornano contenuti ma dovrebbero produrne meno, concentrandosi maggiormente su contenuti eccellenti". Il fondatore di Marketers sposa l'idea di un giornalismo approfondito: "Può essere portato avanti come secondo format: una parte gratuita ed una a pagamento, nella sezione premium un giornalismo approfondito. Ci sono esempi di newsletter a pagamento maledettamente interessanti; punterei su un giornalismo di nicchia per imprenditori, una nicchia su cui sviluppare un vero e proprio servizio. Mi immagino il giornalismo come un servizio per i lettori più esigenti".