In vista della prossima legge di Bilancio del 2020, il governo sta al momento studiando alcune alcune misure da inserire all'interno della manovra per continuare la sua lotta contro l'evasione fiscale. A tal proposito uno dei punti centrali di questa nuova manovra è l’incentivo a utilizzare strumenti di pagamento elettronici rintracciabili, invece del classico contante che aiuta la proliferazione del pagamento in nero.

Il meccanismo di cashback

La manovra in sostanza prevedrebbe che tramite un meccanismo di cashback nelle tasche di quei contribuenti che, invece dei contanti, utilizzano la carta o il bancomat per pagare, torni una parte dell'Iva pagata.

Nella pratica, quando il consumatore decide di comprare uno specifico bene e poi si reca alla cassa si trova a dover pagare i suoi acquisti normalmente a prezzo pieno. Successivamente, se per fare quel particolare acquisto ha utilizzato la propria carta o il bancomat, gli dovrebbe venire restituita una parte dell’Iva pagata, in particolare si parla di una possibile restituzione che potrebbe variare tra il 2% e il 4%. Quindi su un acquisto di 100 euro con il 10% di Iva, il consumatore si trova a dover pagare 110 euro, ma 2 euro gli vengono poi rimborsati a fine mese.

Inoltre si parla anche di una possibile operazione a favore dei commercianti, che prevedrebbe un abbassamento, se non addirittura un eliminazione, delle commissioni per i pagamenti sui Pos.

Nonostante la maggior parte dei contribuenti possegga un conto corrente, sono ancora molti coloro che non ne usufruiscono e per tale ragione si sta studiando una misura anche per questa parte di popolazione. In particolare si parla della creazione di una tessera, non differente da quella del reddito di cittadinanza, che potrà venire utilizzata da tutti coloro che non hanno un conto corrente, ma che vogliono comunque utilizzare il sistema di cashback.

Il Bonus Befana

Altra misura contro l’evasione fiscale è il super bonus befana, che verrebbe erogato a inizio anno a tutti coloro che invece dei contanti utilizzano la carta o il bancomat per pagare in tutti quei settori che sono considerati a più alto rischio di evasione fiscale, come ad esempio nei ristoranti. Questo bonus, che dovrebbe essere erogato a gennaio e per questa ragione trae il nome dalla befana, prevedrebbe che venga restituito al contribuente il 19% delle spese effettuate nel corso dell’anno ed esso potrà essere erogato solamente a chi supererà una determinata soglia di spesa annuale tramite la moneta elettronica. Questo limite non è ancora stato precisamente definito, ma per ora si parla di circa 2500 euro e pertanto per ora ogni persona potrebbe ricevere 475 euro all'anno.